Consulente, ecco come parlare a Siri e Alexa

Consulenti lo sappiamo. Non è semplice destreggiarsi tra i mille impegni che avete ed è per questo che è importante efficientare qualsiasi aspetto della vita, compreso anche il rapporto con il proprio smartphone. Ed è per questo che vogliamo darvi qualche consiglio utile per per interagire con assistenti vocali & chatbot.

Ormai è comune imbattersi in un operatore telefonico o web non umano, come quando si vuole ricevere assistenza riguardo un prodotto o servizio, prenotare una visita medica oppure accedere alla propria posizione bancaria, ma è inutile negare che a volte commettiamo errori nel rapportarci con queste nuove interfacce conversazionali. E questo ci fa perdere pazienza, tempo e a volte anche soldi.

Proprio per questo Spitch, azienda internazionale specializzata nello sviluppo e implementazione di soluzioni di tecnologia vocale, ha analizzato i principali errori degli utenti nell’interfacciarsi con gli assistenti virtuali, stilando una lista di cinque utili consigli per rapportarsi al meglio.

  1. Vai dritto al punto 

Capiamo l’educazione, ma davvero non c’è bisogno di salutare gli assistenti virtuali. Anzi è peggio.

Le più avanzate applicazioni di tecnologia vocale, basate su AI e machine learning, garantiscono un’esperienza così realistica da far credere di avere a che fare con una persona umana: il rischio per l’utente, è di essere troppo cortese. Perdere tempo in convenevoli, salutare il bot ed essere tentati di raccontare la storia della propria vita … tutto questo potrebbe confondere la tecnologia.

  1. Non sentirti oggetto di valutazione

Non pensare di avere dall’altro lato qualcuno che ti giudichi, o che ascolti i “fatti tuoi”, lasciandoti intimidire nell’esporre questioni personali o errori banali. L’assistente virtuale è stato progettato per garantire una conversazione totalmente riservata, soprattutto quando parli di questioni finanziarie o di salute. Evitare per pudore o diffidenza di citare alcune circostanze potrebbe mettere in difficoltà il povero assistente – soprattutto quello vocale – che rischierebbe di darti una risposta incompleta o inesatta.

  1. Rilassati subito: non dovrai più aspettare

Rilassati, non partire prevenuto o nervoso ed evita di sfogare inutilmente con un bot la tua ira per un eventuale disservizio! Rincuorati soprattutto perché, grazie all’automazione del customer care, puoi dire addio alle attese infinite per parlare con l’operatore. Le più raffinate tecnologie sono infatti in grado di gestire la maggior parte delle questioni autonomamente, riservando l’intervento umano solo a quelle più complesse e che realmente lo necessitano.

  1. Non temere per la sicurezza (quando il sistema è valido)

Attraverso le interfacce vocali ci si può persino autenticare con la propria voce, accedendo per esempio alla propria posizione bancaria e assicurativa: dimentica però dubbi e perplessità! In effetti, considerando che anche le password tradizionali vengono spesso hackerate, la biometria vocale offre un ottimo livello di sicurezza: è difficile da replicare, soprattutto considerando processi text independent (ovvero dal vivo), è trasparente e fruibile da qualsiasi telefono, poiché il tradizionale canale telefonico trasporta un audio di altissima qualità. In più, è molto più semplice rispetto a impronte digitali o face recognition.

  1. Sii chiaro, preciso e sintetico quando parli … e anche quando scrivi!

Tra le interfacce conversazionali, i chatbot meritano un capitolo a parte: navigando su siti e app è sempre più comune veder spuntare il classico pop-up che invita alla conversazione. Quando si chatta con un bot valgono le stesse regole di quando gli si parla, chiarezza, precisione e sintesi; avrai un risultato sicuro, se provider e azienda hanno sviluppato una soluzione valida.

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