Cf e persona giuridica: persa una battaglia, non la guerra

Importante battuta d’arresto per la prospettiva di esercizio dell’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede sotto forma di persona giuridica.

Come riportato da Advisoronline.it, il 21 maggio, nelle Commissioni Riunite V-VI, la proposta emendata 33.041, firmata da Alberto Luigi Gusmeroli, è stata giudicata inammissibile. Lo stesso prevedeva una revisione del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria con l’aggiunta del comma 5-septies all’articolo 1 recitante: ”Il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede è l’agente collegato persona fisica o giuridica iscritto nell’apposita sezione dell’albo previsto dall’articolo 31, comma 4, del presente decreto”.

Questa bocciatura tuttavia non riguarda formalmente il progetto di legge dell’On.Giulio Centemero, ma era chiaramente un emendamento funzionale allo stesso. Ricapitolando, la “battaglia” del Decreto Crescita è persa, ma la “guerra” potrebbe ancora essere lunga, come ha avuto modo di sottolineare su Twitter lo stesso presidente di Anasf, Maurizio Bufi “La strada per lo svolgimento dell’attività di #consulenza come #personagiuridica nasce da lontano e richiede tempo e perseveranza. Non si tratta di rivoluzionare il settore, che si basa sulla #personafisica, ma di dare ai #cf italiani una opzione in più già prevista dalla #Mifid2”, trovando anche un potenziale alleato nella pattaglia del presidente di Ascofind, associazione nazionale delle società di consulenza finanziaria (rappresentata in Ocf), Massimo Scolari, che su Twitter commenta “Da parte nostra, come associazione delle società di consulenza finanziaria, condividiamo il vostro progetto. E disposti a dare una mano se dovesse servire”.

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