Corporate bond, l’azienda Italia a secco

Per il nostro Paese, il 2019 sarà un anno povero di emissioni di corporate bond. Le proiezioni di Moody’s indicano un controvalore stimato tra i 20 e i 21 miliardi di euro. Numeri in calo rispetto ai 22 miliardi del 2018 ma sopratutto del 2017, dove il controvalore aveva raggiunto i 42 miliardi di euro.

L’incertezza politica e le tensioni sullo spread hanno sicuramente inciso sul calo, insieme al deterioramento economico sia del contesto italiano ma anche di quello europeo.

Il mercato, che sarà soggetto sia di una spinta positiva derivante dalla politica espansiva della Bce sia di una negativa a causa della situazione politica italiana, dovrebbe continuare ad essere dominato dai grandi nomi di Eni, Enel, Snam, Telecom Italia e Terna e solo il 10% del totale riguarderà la quota di nuove aziende.

In ogni caso il canale bancario continuerà ad essere la fonte preferenziale per le società non finanziarie.

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