Conti pubblici, continua il pressing Ue sull’Italia

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di Marcello Astorri 14 Giugno 2019 | 10:38

“All’Italia serve una manovra correttiva”. Non è stato tenero il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. Ieri il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha affrontato i colleghi dell’Eurogruppo, dove è stata centrale la discussione sul debito italiano. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha ammonito l’Italia: “Deve rispettare le regole”, ha detto, “Servono numeri, dati e se necessario misure”. Sempre saldo sulle sue posizioni, ma più accomodate, il commissario agli affari economici Pierre Moscovici: “Continuiamo con il lavoro preparatorio che può portare alla procedura, restando pronti a valutare ogni elemento che l’Italia può portare”. Che poi però ha aggiunto: “La porta è ancora aperta, siamo in modalità di ascolto”.

Dal canto suo, invece, il ministro Tria si è detto sicuro di riuscire a dimostrare che il deficit sarà inferiore di 0,2 punti rispetto alle previsioni della Commissione, che lo stimano al 2,5% quest’anno e al 3,5% nel 2020. Il ministro, infine, ha ribadito la sua contrarietà ai minibond.

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