Alle prese con una difficile trattativa con la Commissione europea sul deficit, il governo italiano ha chiesto un miliardo di extra dividendo al braccio finanziario dello Stato: la Cassa depositi e prestiti. L’extra cedola si aggiunge a quella già approvata dall’assemblea degli azionisti lo scorso maggio, quando a fronte di un utile da 2,54 miliardi vennero distribuiti agli azionisti 1,55 miliardi (di cui 1,37 al ministero dell’Economia).
Lo Stato è azionista all’82,7% e con l’extra dividendo punta a mettersi in tasca circa 800 milioni di euro. Una cifra che andrebbe a sommarsi ai circa 3 miliardi di risparmi da reddito di cittadinanza e quota 100 e ai 2 miliardi già accantonati in Legge di Bilancio in previsione di un peggioramento dei conti.