Enasarco, chi gestisce i soldi dell’ente?

Una commissione parlamentare d’inchiesta su Enasarco, l’ente di previdenza e assistenza degli agenti di comemrcio, a cui sono iscritti anche i consulenti finanziari. A richiederla è Federcontribuenti che, dopo la replica di Enasarco ai primi rilievi mossi dall’associazione (si veda qui la notizia), torna sull’argomento accusando addirittura la Fondazione di poca trasparenza, partendo da un interrogativo: Chi gestisce i soldi dell’Ente senza scopo di lucro della Enasarco?

Ecco il testo del comunicato di Federcontribuenti:

La replica di Enasarco, alla richiesta di riforma dell’Ente da parte della Federcontribuenti, è scontata. ”La Fondazione ENASARCO provvede, senza fini di lucro, alla previdenza integrativa, così come stabilito dalle leggi e dagli accordi economici collettivi nazionali. Per questo abbiamo inviato al Parlamento la richiesta di istituire una commissione di inchiestasull’Ente, per far luce sulla gestione del patrimonio Enasarco e sugli accordi con i sindacalistiche non hanno tutelato in tutti questi anni i lavoratori’‘. Il 95% del patrimonio Enasarco costituito da beni immobili, acquistati con i soldi di chi? E i profitti come si sposano con la dicitura Ente senza scopo di lucro? I soldi del patrimonio immobiliare in parte già dismesso in cosa è stato investito? Perché non è stato usato per rimborsare i contribuenti silenti che, nel corso degli anni, hanno investito obbligatoriamente nella stessa Enasarco?

Chi gestisce i soldi dell’Ente senza scopo di lucro della Enasarco? ”Su questo bisogna indagare considerato i centinaia di migliaia di ex lavoratori che anche per 18 anni hanno versato i contributi obbligatoriamente per una pensione complementare mai ricevuta,nemmeno in parte. Inoltre una fondazione senza scopo di lucro non può fare utili e non potrebbe nemmeno fare investimenti. Tra l’altro, in cosa hanno investito? La Enasarco è priva di trasparenza per tanto chiediamo fermamente una riforma dell’Ente; chiediamo sianoimmessi nelle casse dell’INPS i contributi versati per anni senza maturare la pensione ENASARCO  soldi frutto del lavoro svolto tra mille ostacoli legislativi e mal tutelato dai sindacati. Replichi a questo la ENASARCO”.

Nel 2008 iniziava la dismissione immobiliare proprietà della fondazione, a che punto siamo?

La Federagenti parla di: ” 9.179 immobili residenziali venduti e con un valore di bilancio di € 1,214 miliardi di euro, incassando € 1,681 miliardi, con una plusvalenza quindi di € 467 milioni;

Sono stati venduti direttamente negozi ed uffici aventi un valore di bilancio di 5 milioni di euro, incassando 11 milioni di euro, con una plusvalenza quindi di € 6 milioni;

Sono stati venduti con lo sconto gli immobili migliori e più redditizi, mentre restano in carico alla Fondazione circa 7.400 immobili invendibili perché in pessimo stato manutentivo o in quanto carenti di documentazione”.

Che dicono i sindacalisti?

”Per questo abbiamo deciso di richiedere una commissione di inchiesta parlamentare sulla ENASARCO, – racconta Stefano Ticozzelli responsabile del Dipartimento Riformiamo Enasarco, della Federcontribuenti -, gli ex lavoratori che per anni hanno versato regolarmente i contributi alla fondazione hanno diritto di sapere che fine hanno fatto i loro soldi. La Enasarco è da anni un poltronificio con quote in seno ai sindacati che di fatto vivono alle spalle di chi ha lavorato e versato i contributi. Sulla banale replica alla nostra richiesta di riformare l’Ente? Non ci aspettavamo altro da chi mantiene in piedi una ricca fondazione sulla spalle di chi lavora. Dicono che non sia compito loro, eppure sono coloro che gestiscono i soldi di chi versa regolarmente. Del resto non hanno interesse a ridare indietro i soldi a chi li ha versati come non lo hanno i sindacati l’interesse a tutelare i diritti dei lavoratori o dei pensionati, visto che anche loro bivaccano sui contributi versati. 

Daremo voce ai circa 500 mila ex agenti di commercio che hanno versato fino a a 18 o 19 anni di contributi; senza dimenticare le ispezioni che hanno scoperto gravi irregolarità sul sistema delle case mandanti che non versano le trattenute sulle fatture emesse. Parleremo anche delle ispezioni anticipate con una soffiata o prese per appuntamento per dare modo, alle grandi case mandanti, di mettere in ordine le fatture”.

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