Durante la conferenza si è parlato di molte cose, dei 15 anni in borsa e delle possibili acquisizioni (si veda qui la notizia). Ma l’incontro con la stampa organizzato da Azimut il 3 luglio scorso è stata anche l’occasione per fare il punto sul nuovo modello di consulenza che la società sta preparando da qui al 2020. Si tratta di un’advisory più evoluta che si basa su una piattaforma denominata Zenith e che si fonda su tre pilastri. Il primo è l’ammodernamento dell’infrastruttura tecnologica della rete, a cui si aggiungono il ridisegno dei processi operativi e l’innovazione del modello di business con l’integrazione di servizi specialistici e della consulenza goal based, cioè basata sul raggiungimento di obiettivi specifici.
Le novità sono state illustrate durante la conferenza stampa da Paolo Martini (nella foto),
uno dei cinque amministratori delegati di Azimut Holding e da anni capo della rete di financial advisor della società. In particolare, Martini ha spiegato che già nel 2019 sono state realizzate (o sono in corso di realizzazione) alcune novità significative come la semplificazione operativa della rete, l’adozione di disposizioni completamente digitalizzate (full digital), una nuova reportistica commerciale e l’evoluzione della consulenza di base.
Dal 2020 il nuovo modello di consulenza entrerà a regime con altre novità importanti. Ci saranno nuovi strumenti di advisory goal based. A questi si aggiungeranno servizi di alert con proposte automatiche di ribilanciamento del portafoglio, l’integrazione di servizi specialistici che si aggiungono alla consulenza finanziaria più “tradizionale” e a una piattaforma con contenuti educational.