October si espande in Germania

 October, piattaforma per il finanziamento online alle imprese alternativa al canale bancario, ha annuncia lo sbarco nel mercato tedesco. Questa nuova apertura permetterà a October di essere attiva in 5 Paesi (Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Germania), coprendo così l’80% del Pil dell’Eurozona. Thorsten Seeger, nominato ceo di October Germania, ha oltre 15 anni di esperienza internazionale nel finanziamento alle piccole e medie imprese, sia nel settore bancario che nel fintech e sarà alla guida di un team locale con sede a Monaco. Oggi con Thorsten il gruppo raggiunge i 100 dipendenti.

Il modello di business di October permette alle imprese di ottenere finanziamenti da prestatori privati (attraverso la piattaforma) e investitori istituzionali (attraverso veicoli dedicati), in pochi giorni. I prestatori possono investire i propri risparmi in modo utile e profittevole oltre che supportare l’economia reale. Le pmi si rivolgono alla piattaforma per singoli progetti di sviluppo di natura diversa: ad esempio dall’acquisto di impianti e macchinari, all’assunzione di dipendenti fino a investimenti immateriali come campagne di marketing o attività di ricerca e sviluppo.

A livello globale, sono stati erogati più di  318 milioni di euro a favore di oltre 640 progetti imprenditoriali. Per quanto riguarda l’Italia, nel mese di giugno 2019, October ha superato la soglia di 50 milioni di erogato (con 88 progetti). Il primo semestre si è chiuso con un erogato di oltre 15 milioni di  euro di finanziamenti (+27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). A livello globale, sono 17mila  i prestatori privati attivi con un importo medio prestato pari a 100 euro e 930 prestatori in media per progetto. Sono stati già rimborsati oltre 129 milioni di euro e oltre 18 milioni di interessi; solo in Italia quasi 13 milioni di euro e 1,8 milioni di interessi.

Sergio Zocchi, ad di  October Italia, ha commentato “October ha un dna spiccatamente europeo. Lo sbarco in Germania, il quinto paese in pochi anni, conferma la nostra capacità di fornire una risposta efficace alle difficoltà diffuse di accesso al credito da parte delle imprese. In particolare, per quei 23 milioni di pmi che in Europa impiegano oltre 90 milioni di persone. Il credito continua a rappresentare il nervo scoperto del rapporto tra banche e clienti e sono convinto che l’introduzione di nuovi modelli di business lungo tutta la filiera possa generare valore per tutti gli attori coinvolti”.

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