Crisi di governo, ecco come difendere i risparmi

Liquidità, Btp o azioni? Non è facile la vita di chi vuole investire i risparmi tra guerre commerciali e Brexit. Adesso si è aggiunta anche la crisi di governo italiana a complicare il quadro. Come riporta MF Milano Finanza, venerdì 9 agosto è entrato per la prima volta in territorio negativo il tasso dei titoli di Stato decennali irlandesi. Così l’ammontare dei bond che trattano con rendimenti sottozero arriva alla cifra folle di 15,6 mila miliardi di dollari, ossia il 28% del totale dei bond in circolazione. 
La crisi di governo ha riportato in positivo il rendimento del Bot. Nell’asta del Buono del Tesoro a un anno, avvenuta venerdì 9 agosto, il tasso di finanziamento è ritornato positivo, balzando di 17 punti base allo 0,107%.

In Italia ancora nessuna banca propone rendimenti negativi sui depositi, ma comunque trovare chi remunera il cash è più complesso che in passato. Anche se proporre tassi sopra lo zero può essere un modo per agganciare nuova clientela. Lo sta facendo per esempio Chebanca! che offre per il suo conto di deposito l’1% annuo sulla nuova liquidità vincolata a sei mesi. Tuttavia, in base all’analisi di MF, che cita uno studio di Moneyfarm, i conti deposito “sono strumenti di investimento per la gestione della liquidità nel breve”. Inoltre, prosegue Moneyfarm, esiste il rischio di credito sui capitali depositati oltre i 100 mila euro che non sono tutelati dallo Stato e, inoltre, il tasso di interesse di un conto deposito è inversamente proporzionale alla salute dell’istituto.

In un contesto in cui la corsa degli investitori verso i bond non si arresta, l’aumentato spread tra Btp e Bund può rappresentare un’opportunità di ingresso. Così la pensa Gary Kirk, socio fondatore e gestore di portafoglio presso TwentyFour asset management, che afferma: «L’Italia resterà un Paese pieno di sorprese e con potenziali rischi, ma tanta incertezza crea anche opportunità nelle parti più liquide del mercato obbligazionario».

L’analisi di MF chiude poi con una finestra sul mercato azionario, in cui cita l’opinione degli esperti di Anima: “Nella selezione dei singoli titoli sono privilegiate le società con fondamentali solidi, valutazioni appetibili e scarsa esposizione al rischio geopolitico”. Insomma, le azioni che faranno più gola sono da ricercare tra le società meno colpite dal conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina.

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