Don’t cry for me Borsa Argentina

La sconfitta del presidente uscente Mauricio Macri alle primarie presidenziali di domenica in Argentina, vinte dal peronista Alberto Fernandez, in lizza con Cristina Fernandez de Kirchner, candidata alla vice presidenza alle prossime elezioni del 27 ottobre, ha affondato la borsa argentina, che ha ceduto quasi il 38% di fronte alla prospettiva di un ritorno al potere del fronte populista. Andamento ancora peggiore per le aziende argentine quotate a Wall Street, con alcuni titoli energetici crollati fra il 30 e il 40%, mentre a Milano Tenaris è stato il titolo peggiore del Ftse Mib. Anche il peso argentino ieri ha accusato una flessione fino al 30% rispetto al dollaro. Alle primarie Fernandez ha ottenuto il 48,86% dei consensi contro 33,27% per Macri e Miguel Angel Pichetto, candidato alla vice presidenza. Macri, in carica dal 2015, paga la crisi economica in cui tuttora versa il Paese, per fronteggiare la quale il governo ha dovuto chiedere aiuto all’Fmi e ha attuato misure di austerity che ne hanno minato la popolarità. Tuttavia i mercati hanno mostrato di apprezzare i primi risultati ottenuti dalle riforme di Macri.

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