Germania, 50 miliardi contro la crisi

Le sirene dell’allarme recessione stanno suonando in Germania. Infatti, dopo il calo dell’economia registrato nel secondo trimestre, la Bundesbank non ha escluso che si possa verificare un ulteriore calo nel terzo, facendo entrare così il Paese in recessione tecnica. Alla luce di questo, Berlino si muove: il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, potrebbe mettere in pista un piano di rilancio dell’economia da 50 miliardi di euro. Un bazooka simile a quello sfoderato durante la crisi del 2008-2009.

Tutte misure che s’incastonano in un contesto di nuovi stimoli monetari dalle banche centrali. A settembre, infatti, la Bce potrebbe varare un nuovo taglio dei tassi e riprendere il quantitative easing. Ieri anche la Cina ha annunciato un ulteriore pacchetto di stimoli, mentre sulla Fed, la banca centrale statunitense, si registrano nuove pressioni di Donald Trump che vorrebbe un taglio dei tassi d’interesse di almeno 100 punti base.

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