La crisi fa bene allo spread

Una crisi di governo che piace alle Borse.  Nonostante una chiusura in generale positiva per le Borse europee, sia per il ritrovato ottimismo su una possibile schiarita nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo le aperture del G7, sia per la possibilità di un accordo sul trade tra Washington e l’Ue, la migliore si conferma Piazza Affari, dove il FTSE MIB ha guadagnato l’1,52% con gli investitori fiduciosi sulla trattativa per far nascere un nuovo governo Pd-Movimento 5 Stelle.

Inoltre l’ipotesi di un Conte bis ha fatto calare ulteriormente lo spread a 183 punti, ai minimi da maggio 2018.

Questa mattina, ore 11, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si stabilizza intorno a quota 185 punti base, in lieve rialzo da ieri sera, nell’ultimo giorno di consultazioni al Quirinale.

Le Borse avanzano invece caute, dopo la giornata incerta dell’Asia a seguito della chiusura debole di Wall Street. Milano si conferma in negativo e a metà mattina perde lo 0,6%, mentre Francoforte scivola dello 0,2%, Parigi dello 0,35% e Londra soltanto tiene a +0,35%. Questa mattina, Tokyo ha segnato un rialzo dello 0,11%, deboli invece le Piazze cinesi: Shanghai ha perso lo 0,29%.

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