Il mega bazooka delle banche centrali

Un dubbio shakespeariano attanaglia i banchieri centrali: proseguire il “new normal” – la nuova era di politiche monetarie molto accomodanti – oppure creare una nuova valuta globale come alternativa al dollaro. Le grandi banche centrali sembra stiano spingendo verso il “new normal”, adoperandosi per una nuova dose di stimoli monetari.

Secondo quanto riporta un articolo del Sole 24 Ore, a settembre la Bce potrebbe annunciare nuovi stimoli, come una nuova asta T-Ltro in favore delle banche, un ulteriore taglio del tasso sui depositi e una ripresa dell’acquisto di titoli sui mercati aperti per una cifra che potrebbe ammontare a 50 miliardi di euro mensili.

Bisogna ammettere che questa manovra espansiva giungerà in un contesto finanziario globale che già da un decennio è dopato di manica larga: i miliardi iniettati negli ultimi anni hanno creato una bolla sui titoli obbligazionari tanto che il controvalore dei bond governativi globali con tassi sottozero si aggira intorno ai 15mila miliardi di dollari, un ammontare di cui si sono espansi i bilanci delle prime banche centrali.

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