Quota 100, un conto da 63 miliardi al 2036

Le misure per il pensionamento agevolato arriveranno a costare al sistema previdenziale italiano, da qui al 2036, oltre 63 miliardi di euro. A dirlo è la Ragioneria generale di Stato, che ha calcolato nel suo report annuale l’andamento della spesa pensionistica da qui al 2070. Secondo le stime contenute nel documento, riportate nell’edizione odierna del Sole 24 Ore, le uscite per pensioni aumentano, in media, di circa tre decimali di Pil all’anno tra il 2018 e il 2040. La deviazione al rialzo della curva della spesa è stata determinata per due terzi proprio dalle nuove misure varate a gennaio dal governo, tra cui la famosa Quota 100 fortemente voluta dalla maggioranza gialloverde.

Secondo quanto riportano i tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’aumento della spesa deriva dallo stop agli adeguamenti automatici alla speranza di vita (la controriforma li ha infatti congelati fino al 2026, consentendo pensionamenti anticipati con 42 e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne). Inoltre, i tecnici hanno osservato come l’anticipo della pensione a 62 anni determini una riduzione dell’assegno pensionistico.

 

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