La gufata del venerdì: il bazooka di Draghi ci seppellirà

“Una decisione sbagliata e dannosa”. Così l’economista Michele Boldrin, intervistato da Linkiesta, ha stroncato la mossa del presidente della Bce, Mario Draghi, di riavviare il Quantitative easing e di tagliare i tassi d’interesse sui depositi. E se da un lato i titoli bancari, i cui forzieri traboccano di Btp, festeggiano a Piazza Affari, dall’altro i banchieri centrali del Nord Europa non esitano a manifestare i loro mal di pancia verso la politica monetaria di Draghi, che si avvia a lasciare la poltrona alla francese Christine Lagarde. Boldrin è in sintonia con i falchi del board della Bce e s’immagina un fallimento su tutta la linea della nuove misure: “Un intervento che funziona per contrastare i momenti di panico, quando si ha poca fiducia nei titoli e ci si fida degli Stati, si rivela invece inutile, anzi dannoso, in una situazione di normalità, quando l’investitore, per dirla in modo semplice, si tiene le azioni che ha ma non ha ragione di investire oltre”.

Per l’economista, l’operazione di Draghi è contraddittoria perché è una mossa che da una parte introduce liquidità nelle banche commerciali, ma dall’altro le penalizza abbassando i tassi per favorire gli investimenti. “Il problema”, è la chiusa di Boldrin, “è che questi languono perché mancano le opportunità, mancano cioè i soggetti e le occasioni su cui investire”. Insomma, per dirla in parole povere, questa politica monetaria non servirebbe ad altro che non a far svicolare l’Italia dai suoi problemi. E Draghi, ormai famoso per i suoi bazooka, non sarebbe altro che l’uomo che ha condannato il nostro Paese alla sua inefficienza. C’è ovviamente chi la pensa diversamente. E, almeno riguardo all’Italia, speriamo in un futuro un po’ diverso.

Gli economisti lo chiamano il cigno nero: l’evento dalle conseguenze catastrofiche che può causare una crisi economica. Ogni giorno, i gestori vi propongono prospettive allettanti per gli investimenti e potenziali porti sicuri dei rendimenti. Noi di Bluerating abbiamo voluto ribaltare la prospettiva e inaugurare una nuova rubrica: la gufata del venerdì. Non lo facciamo perché siamo masochisti, ma, al contrario, lo vogliamo fare per esorcizzare le paure più nere che serpeggiano sui mercati. Ogni settimana selezioneremo la previsione più fosca e agghiacciante, sperando che non si avveri. Un rituale di esorcizzazione che condividiamo con tutti i consulenti finanziari.

 

 

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