Conti correnti, come salvarsi dalla guerra al contante

Anche in Italia è partita ufficialmente la guerra all’uso dei contanti. Portata avanti su due fronti, come sottolinea oggi il quotidiano Mf: da un lato le misure allo studio del governo per incentivare l’uso della moneta elettronica, allo scopo di contrastare l’evasione fiscale; dall’altro l’idea delle banche di trasferire l’onere dei tassi negativi sui conti correnti dei clienti con depositi superiori ai 100mila euro, già attuata da alcuni istituti di credito europei e ventilata da noi nei giorni scorsi da Jean Pierre Mustier, presidente della Federazione Bancaria Europea e Ceo di Unicredit.

Le banche hanno però a disposizione anche uno strumento meno evidente per scaricare l’onere dei tassi negativi sui clienti: le commissioni. E infatti, nota Mf, qualche intervento in questo senso c’è già stato, ad esempio da parte di CheBanca! e Bper. In ogni caso, i clienti che non volessero accettare le nuove condizioni possono avvalersi della portabilità del conto corrente, garantita da regole europee che dovrebbero assicurare un trasloco rapido e senza ostacoli, entro 12 giorni dalla richiesta.

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