Btp, un’asta da Oscar sul mercato americano

Il Btp in dollari entra nel mercato americano passeggiando sul red carpet. L’asta di ieri, infatti, ha avuto richieste per 20 miliardi su un’offerta complessiva di 7 miliardi in tre tranche, più che raddoppiata rispetto ai 3 miliardi inizialmente attesi. Sono stati piazzati 2,5 miliardi di buoni del Tesoro con scadenza a cinque anni, 2 miliardi a dieci anni e 2,5 sui 30 anni, con rendimenti rispettivamente del 2,43%, 2,9% e 4,022 per cento.

Agli investitori americani è piaciuta molto la tranche a cinque anni, che infatti ha ricevuto una domanda complessiva di 9,5 miliardi. Il successo delle emissioni di Btp deriva in parte dalla denominazione in dollari e, soprattutto, dal fatto che i titoli di Stato italiani offrono rendimenti interessanti in un momento storico in cui due terzi dei bond mondiali restituisce rendimenti negativi. Una situazione che fa gioco al nuovo governo italiano, che in questo modo riesce a trovare una via più agevole per rifinanziare il pesantissimo debito pubblico tricolore.

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