Di questo si è parlato durante il Bond Vigilantes Forum di M&G Investments, il tradizionale evento annuale dell’asset manager internazionale, focalizzato sul comparto obbligazionario e rivolto ad un pubblico di investitori professionali e consulenti finanziari.
Per l’occasione, Bluerating ha avuto l’opportunità di intervistare Carlo Putti, investment director del Team Fixed Income di M&G, il quale ha approfondito l’allocation del fondo M&G (Lux) Global Floating Rate High Yield e le principali opportunità da rintracciare nel mercato globale delle obbligazioni high yield a tasso variabile.
Il fondo M&G Global Floating Rate High Yield è un fondo che investe a livello globale, investe in titoli floating rate ovvero a tasso variabile, e investe in titoli high yield quindi sussiste un rischio di credito del portafoglio ma l’elemento che lo distingue da un normale mercato high yield è la seniority, nel senso che il grosso dei titoli in cui investiamo sono senior garantiti, sono in cima alla capital structure e di conseguenza questo li porta ad avere una volatilità inferiore. Dunque il mercato sa che questi sono titoli che anche in caso di default avranno comunque un tasso di recupero maggiore.” – ha affermato Putti, che ha aggiunto – “L’idea di questo portafoglio è di fornire agli investitori un fondo che sia in grado di giocare sul mercato high yield ma in maniera più cauta, in particolare difendendosi da due dei rischi principali: il primo è il rischio di duration (il fondo ha una duration vicina allo zero) e il secondo è l’elevato rischio di credito tipico del mercato High Yield (il fondo è prevalentemente investito in titoli senior garantiti).”
Nonostante le evidenti difficoltà del mercato obbligazionario, per Carlo Putti ci sono ancora molte opportunità da sfruttare. “Quando andiamo a vedere più nel dettaglio il mercato high yield vediamo molta dispersione dei rendimenti, soprattutto la grande divergenza che c’è stata tra la singola B e doppia B. Quindi noi oggi in termini di opportunità, ne vediamo meno sul mercato delle doppie B, ma ne vediamo di più sul mercato della singola B. A livello di regione non vi è una sostanziale differenza tra USA e Europa, anche se abbiamo una leggera preferenza per il mercato americano, dato che troviamo più liquidità rispetto al contesto europeo. A livello di settori, abbiamo una preferenza per quelli più difensivi rispetto a quelli ciclici”.