Manovra, ecco chi ha paura a Piazza Affari

La manovra 2020 potrebbe essere mal digerita da diverse società quotate. A metterlo in evidenza è un articolo di MF Milano Finanza, che tuttavia mette in evidenza come la bozza della nuova legge di bilancio è suscettibile a cambiamenti nell’iter che la porterà all’approvazione entro fine anno. L’Aiscat, l’associazione dei concessionari del comparto autostradale, non vede di buon occhio l’articolo che introduce un limite dell’1% alla deducibilità degli ammortamenti dei beni gratuitamente devolvibili. Una mossa che, sostiene Aiscat, bloccherebbe gli investimenti sulla rete e un duro colpo per Atlantia e Sias, che hanno a bilancio beni gratuitamente devolvibili per diversi miliardi.

Le misure che prevedono il pagamento dell’Imu sulle piattaforme petrolifere, la sforbiciata sulle agevolazioni sulla coltivazione degli idrocarburi e il primo assaggio di carbon tax, potrebbero colpire l’Eni. Ma anche Enel, A2A e Iren che hanno sia produzione fossile che idroelettrica/rinnovabile. La tassa sui veicoli aziendali, infine, potrebbe abbattersi sui produttori di automobili come Fca. Chi invece potrebbe beneficiare delle misure contenute nella bozza della manovra sono le società nei settori dei pagamenti elettronici e delle energie rinnovabili, grazie agli incentivi per l’utilizzo di pagamenti con carta di credito e alla spinta per un’economia più verde.

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