Consulenti, il fascino discreto della filiale

Siamo a Milano capitale della finanza in Italia, in pieno centro. Il palazzo è imponente, l’ambiente è accogliente, calde luci, opere d’arte moderna, un’iconica poltrona di pelle rossa della Frau. È una delle sedi di Banca Mediolanum, pare che quella di Roma sia ancora più bella. Sempre a Milano entriamo in uno spazio moderno, predomina il bianco, la luce, la trasparenza, il logo di Fineco ci fa capire che siamo in una banca, ambiente ovattato, spazi accoglienti. Potremmo andare avanti raccontando quello che troviamo nelle filiali e negli uffici finanziari di Fideuram, Banca Generali, Deutsche Bank FA, IWBank, Che Banca!, Allianz Bank, Widiba e altre realtà che possono contare su location moderne e al passo con i tempi.

Luoghi di aggregazione
Ma preferiamo fermarci qui. Cosa c’è di strano in tutto questo? Nulla se non fosse che, mentre le banche stanno facendo la rincorsa a chi chiude più filiali, le reti dei consulenti finanziari ne stanno aprendo molte sul territorio. Gli italiani, con un certo ritardo rispetto ai cugini europei si sono resi conto che in banca si può accedere dallo smartphone. Ma quando i nostri connazionali devono sottoscrivere un mutuo, investire il loro denaro, chiedere un prestito, per loro a filiale resta irrinunciabile. C’è chi dileggia la filiale bancaria molto spesso a sproposito, forse dimenticando che nei centri con meno di 10mila abitanti (in Italia sono oltre il 75%) la filiale è da sempre un luogo di aggregazione e di incontro, al pari dell’ufficio postale. A ben vedere c’è un’apparente contraddizione: le banche digitali stanno cercando di diventare anche fisiche e quelle fisiche cercano di diventare digitali, spesso con alterne fortune. Ma cosa ne pensano i consulenti, i private banker e i gestori bancari di tutto ciò? Al 75% degli advisor, pur essendo da sempre abituati a operare fuori sede, l’apertura di uffici sul territorio o di veri e propri flagship store piace molto. Il 34% li apprezza per accogliere i clienti ma il 66% anche per il valore simbolico, di prestigio e per la visibilità che uno spazio fisico, situato in zone centrali e di grande passaggio è in grado di offrire.

Apprezzate dai professionisti
Anche per i private banker la sede ha una certa rilevanza. Per il 76% si tratta di un luogo imprescindibile per incontrare i clienti, il 69% li apprezza per incontrare i colleghi. Anche i gestori bancari dedicati alla clientela affluent (con patrimoni tra i 100mila e i 500mila), sembrano apprezzare molto la filiale bancaria dove nell’89% dei casi incontrano i clienti, e nel 67% dei casi la ritengono fondamentale per la qualità del proprio lavoro. Insomma, se è vero che oggi molto più che in passato i clienti sono abituati ad accedere alla banca dallo smartphone o a ricevere il proprio referente per gli investimenti a casa, è altrettanto vero che un luogo fisico della banca non solo è necessario ma lo sarà ancora di più in futuro. Pensiamo alla potenza di fuoco di oltre 13mila filiali sul territorio di Poste Italiane, il più temuto concorrente delle banche. Non credete a chi dice che la filiale è defunta. Il suo ruolo è cambiato, ma avrà in futuro una funzione di incontro tra domanda e offerta affiancando le piattaforme digitali.

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