Brexit e accordo USA-Cina tengono in allerta i mercati

A cura di Massimiliano Carrà

Brexit e dazi. Sono stati loro i principali protagonisti della seduta di Borsa di venerdì 13, ultima della scorsa settimana. Ma andiamo con ordine. Venerdì il premier inglese Boris Johnson, leader dei Conservatori ha stravinto le elezioni nel Regno Unito conquistando 365 seggi su 650, cosa che non succedeva – secondo il report di Goldman Sachs – dal 2001. Questo di conseguenza nel Regno Unito ha confermato che i cittadini britannici vogliono la Brexit e a breve finalmente dopo diversi anni potranno ottenerla.

L’attenzione dei mercati per il risultato delle elezioni nel Regno Unito e per la Brexit però è durato poco. Qualche ora dopo il focus è tornato inevitabilmente sui dazi e sullo scontro commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina. Infatti, il Presidente americano Donald Trump con un tweet sul suo profilo personale ha prima definito falsa la notizia della chiusura dell’accordo con il Paese orientale e poi ha cercato di raddrizzare il tiro in serata.

Questo quando le due amministrazioni hanno annunciato di aver siglato la Fase 1 dell’accordo e che i dazi da 156 miliardi di dollari previsti per domenica 15 dicembre non sarebbero entrati in vigore.

La chiusura delle Borse venerdì 13 dicembre

Per le borse mondiali venerdì 13 è stata una giornata molto particolare. L’Hang seng di Hong Kong ha guadagnato il 2,57%, tutte le altre dopo un inizio molto positivo hanno iniziato a rallentare per due motivi. Il primo riguardo proprio la vittoria di Johnson, in quanto lo scenario della Brexit inevitabilmente fa ricadere il Regno Unito in un vortice futuro di accordi commerciali e legali con l’Unione Europea. Il secondo motivo invece riguarda i dettagli dell’accordo tra Stati Uniti e Cina che secondo molti è risultato poco definito e diverso dalle attese dai mercati, proprio per questo Wall Street ha cominciato a tentennare. Di conseguenza investitori per tutelarsi hanno preferito acquistare di nuovo oro e obbligazioni.

L’andamento delle Borse mondiali nel 2019

Nonostante il rallentamento avvertito venerdì 13, i principali indici di Wall Street stanno continuando a segnare massimi storici. Da inizio anno per esempio l’S&P500 ha registrato un rialzo del 29,7%, il Nasdaq il 34,86%”. Anche le principali borse mondiali stanno correndo. Da inizio anno per esempio l’Eurostoxx50 ha guadagnato il 24%, il nostro FTSE MIB il 20% e la borsa di Zurigo è cresciuta del 27,4%. Il record europeo l’ha fatto segnare però il listino di Atene facendo registrare un performance positiva del 45,5%.

Guardando l’Oriente. A Tokyo il Nikkei ha registrato una crescita del 23%, Shangai e Hong Kong, nonostante le tensioni sui dazi e gli scontri in città, hanno fatto segnare rispettivamente una crescita del 20% e del 10%.

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