Un anno da incorniciare per Piazza Affari questo 2019 appena passato, con l’indice Ftse Mib salito al 28,2%, un record che non si vedeva dal 1998. Ma ora che le bottiglie sono state stappate e le vacanze stanno per volgere al termine, il pensiero è rivolto totalmente a cosa ci si deve aspettare nell’anno neofito.
La maggior parte dei gestori rimane positiva, anche se si prospettano potenziali rialzi meno brillanti, molto probabilmente a una sola cifra. Stime più modeste quindi, dovute principalmente all’incertezza politica e ai 2450 miliardi di debito pubblico, fardelli che difficilmente permetteranno di colmare il gap con l’eurozona. A sostenere tale tesi ci ha pensato il colosso americano BlackRock, le cui dichiarazioni, riportate dal quotidiano la Repubblica, sostengono che il problema del nostro Paese è che non riesce a crescere ma soprattutto si fatica a trovare delle condizionali tali che permettano di chiudere il divario con l’eurozona. Una situazione che ovviamente non favorisce né le imprese né gli investimenti. La soluzione? Puntare maggiormente sui mercati emergenti rispetto alle azioni europee con una esposizione neutrale su Wall Street per via del probabile sciame ballerino in vista delle elezioni.
Ma c’è chi ha una visione ancora più pessimista. Secondo Alessandro Tentori, capo investimenti di Axa Im Italia, il 2020 sarà caratterizzato da due fasi dicotomiche: nella prima parte dell’anno si attendono nuovi massimi delle Borse in scia dell’attuale euforia, ma nella seconda metà dell’anno lo spettro della recessione tornerà ad agitare i mercati.
Quindi cosa aspettarsi? Attendiamo qualche mese e probabilmente tutto si rivelerà più chiaro. O forse no.