Petrolio, la tensione Usa-Iran non giova

Un anno iniziato in maniera abbastanza turbolenta per quanto riguarda la stabilità politica internazionale. Ma la prima vera conseguenza economica dell’attacco americano all’Iran riguarda il prezzo del petrolio. Negli ultimi giorni il Wti è schizzato ai massimi negli ultimi quattro mesi, superando quota 63 dollari, mentre il Brent avanza del 3,8% verso i 69 dollari.

Ma dopo le super performance, adesso il rally sembra arrestarsi e questo anche perché gli analisti stanno rivalutando i rischi riconsiderando quindi le probabilità del verificarsi di una vera e propria guerra.

Un sali e scendi che potrebbe protrarsi nel tempo secondo alcuni, mentre secondo altri, come i principali esperti della Reuters, nel corso del 2020, non si dovrebbe assistere a grosse variazioni riguardo il prezzo del petrolio in quanto gli Stati Uniti riusciranno a compensare la minore produzione dei paesi dell’OPEC e l’indebolimento della domanda globale.

 

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