Reti, un anno da Cani

Cani, non solo i migliori amici dell’uomo, ma anche degli investitori. Con questo termine infatti viene solitamente indicata una strategia di selezione che raccoglie le azioni ad alto rendimento prese dalle blue chip con il valore più elevato del rapporto tra l’ultimo dividendo distribuito, inclusa la parte straordinaria, e il prezzo di chiusura dell’anno borsistico. Questa categoria di investimenti ha vissuto nel 2019 un anno memorabile, sigillato, come riporta L’Economia del Corriere, da un rendimento positivo del 42%, con un distacco di 14 punti percentuali rispetto all’indice di riferiemnto delle blue chip

Ebbene farà sicuramente piacere al mondo dell’advisory sapere che se andiamo a vedere la selezione dei 10 Cani di Piazza Affari nel 2019 (quelli appunto capaci di portare a casa la performance di cui sopra), ben 6 titoli su 10 fanno riferimento a reti o a gruppi che possiedono al loro interno una rete. Nel dettaglio abbiamo Azimut Holding (primo posto), Intesa Sanpaolo (capogruppo di Fideuram, secondo posto), Mediolanum (terzo posto), Banca Generali (quinto posto), Mediobanca (settimo, capogruppo di CheBanca!) e Poste Italiane (ottavo posto, capogruppo di Banco Poste).

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