Banca Generali, perché i profitti vanno a gonfie vele
Un rating outperform, titolo che farà meglio del mercato. E’ il giudizio di Gian Luca Ferrari, analista di Mediobanca sulle azioni di Banca Generali, che ieri ha pubblicato i dati di bilancio (leggi qui la notizia). “Solido, sostenibile e affidabile”. E’ il titolo scelto da Ferrari per il report in cui esprime apprezzamenti per il modello di business della banca guidata da Gian Maria Mossa, valutando positivamente quattro aspetti. Il primo è la crescita del margine di interesse che è salito del 23% su base annua, grazie all’ottimo andamento dell’attività bancaria. Il secondo elemento è il trend delle fee, sia nel campo della consulenza evoluta, sia in quello dei certificati d’investimento (certificates). Nella consulenza evoluta Ferrari ritiene a portata di mano l’obiettivo di raggiungere un livello di 20-25 milioni di euro di ricavi da fee nel 2021. Per i certificates, invece, i ricavi da commissioni sono oltre i 13 milioni di euro e superano già ampiamente la soglia di 10 milioni fissata inizialmente come target per il 2021. Il terzo aspetto che ha spinto l’analista di Mediobanca ad assegnare il rating outperform è l’assenza di problemi per quanto riguarda le nuove regole di calcolo delle commissioni di performance, che non hanno comportato problemi per Banca Generali. Infine, Ferrari apprezza anche una struttura dei costi sotto controllo, la cui incidenza è destinata a scendere in rapporto agli asset totali della banca.