Lo spettro del cigno nero

 

Gennaio si è rivelato un mese estremamente complicato per i gestori, che hanno dovuto fare i conti con mercati alla costante ricerca di una direzione. Poi negli ultimi giorni del mese, sotto l’effetto del coronavirus, un tipico black swan event, i mercati azionari hanno preso la strada dei ribassi e i mercati obbligazionari, con rendimenti in discesa, la strada del rialzo. Le materie prime come petrolio e rame hanno sofferto particolarmente, mentre l’oro si è mosso in controtendenza, confermando ancora una volta la sua natura di asset rifugio per eccellenza.

 

Fare i conti con la volatilità

Come avevamo previsto alla fine del 2019, la volatilità risulta in aumento anche all’interno dei movimenti giornalieri. La sensazione è che questo scenario complicato continuerà a caratterizzare i mercati finanziari ancora per diversi mesi, forse per l’intero 2020. Un anno in cui, il mix micidiale di imprevisti e sopravvalutazione dei mercati potrà sconvolgere le previsioni.

Flessibilità e opportunismo restano le qualità migliori per navigare attraverso queste acque agitate.

Lo scrso anno battere gli indici era stata un impresa riuscita a pochi, ma guadagnare era stato facile per tutti. Quest’anno credo si verificherà il contrario : sarà più difficile guadagnare che battere gli indici.

Quindi i fondi alternativi e decorrelati dovrebbero essere la migliore soluzione per affrontare il 2020.

 

Strategie vincenti

Le categorie che noi privilegiamo sono il long/short equity e il global macro ; inoltre le categorie cta, commodities e mercati emergenti  dovrebbero darci qualche soddisfazione.

Un buon mix tra gestori sistematici e discrezionari (sempre rigorosamente long/short) aiuterà a ridurre la volatilità nei rendimenti dei portafogli.

Aggiungerei che una buona diversificazione geografica sarebbe un altro elemento positivo.

Privilegerei nelle scelte dei gestori l’aspetto qualitativo e la strategia d’investimento piuttosto che il solo elemento quantitativo basato sulle performance passate.

Dobbiamo infatti tener conto delle caratteristiche dei fondi che più sposano le nostre previsioni sui mercati per il 2020.

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