Coronavirus, Baretta: “Per Dl Imprese, le banche diano una mano”

Per l’accesso all’iniezione di credito per l’emergenza coronavirus, varata ieri dal Governo con il Dl Imprese “c’è una data, il 31 dicembre 2019, fa da spartiacque. Se in questa data l’azienda era in bonis, si può accedere ai prestiti anche se in questi mesi c’è poi stata una situazione di concordato”.

Lo indica il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.

E’ una operazione “notevole”, che riguarda “l’intero sistema produttivo”- e continua a Radio 24 –  “Per fortuna le imprese sono in bonis, la grande maggioranza”. Interventi mirati, ad esempio anche per il settore del turismo?  “Si, arriveranno, ma adesso abbiamo preferito un intervento generalizzato”- e continua a Radio 24 – “La discussione sulla Sace non riguarda i tempi e modalità di erogazione ma la filiera di intervento, la conclusione è molto chiara: ci sono 200 miliardi per le imprese interne e 200 miliardi per le imprese che lavorano all’estero, e comunque la Sace è il canale principale”.

Per il funzionamento dell’intero meccanismo, sottolinea poi Baretta, “ovviamente c’è un ruolo delle banche. Bisogna che le banche diano una mano e siano molto coerenti”. Il tasso di interesse sarà intorno “allo 0,2, 0,3%”.

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