BFC Books, capitali per crescere

BFC Books è la nuova iniziativa di BFC Media in ambito Education per la divulgazione di nuove competenze in ambito economico: è la prima collana editoriale italiana dedicata al successo e alle competenze da acquisire per poterlo raggiungere, realizzata in collaborazione con l’edizione italiana di Forbes, il magazine a cui è riconosciuto il ruolo di brand editoriale più prestigioso e credibile dalla business community a livello mondiale.

I BFC Books sono volumi nati per dare risposta alle esigenze del mondo delle imprese e del lavoro. Per dare voce all’esperienza e alla passione di un network di professionisti con l’ambizione di abilitare le persone a creare il loro futuro e contribuire a plasmare quello comune. La collana si arricchirà nei prossimi mesi con ulteriori esperienze tratte dal mondo dei professionisti e delle aziende. Sempre con la matrice comune della formazione e della crescita personale e collettiva.

In BFC Media siamo convinti che le conoscenze, la capacità di saperle applicare e la cultura giocheranno un ruolo sempre crescente, anche in un modo digitalizzato. Vi auguriamo buona lettura, con l’auspicio che, anche grazie a questa nostra opera, sempre più italiani possano contribuire con creatività a costruire il loro successo personale e quello di tutto il Paese.

Il primo di questi nuovi libri si intitola Capitali per CrescereLa Finanza complementare al servizio delle PMI, a opera di Mario BasilicoSenior Manager di Migliora Independent Advisor, esperto nell’ambito di operazioni di M&A e nella valutazione d’azienda, finanza aziendale, pianificazione societaria e fiscale, ristrutturazione aziendale e analisi delle performance.

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Il libro, che vede il contributo di prestigiosi professionisti, offre un quadro completo dell’ecosistema della finanza complementare e una spiegazione dettagliata e professionale degli strumenti a disposizione delle aziende per progettare una strategia di crescita a lungo termine e creare una relazione virtuosa e duratura tra finanza e impresa.

Le piccole e medie imprese italiane sono strutturalmente e da sempre sotto-capitalizzate e dipendenti dal finanziamento bancario o parabancario; in tempi recenti però, in presenza di situazione di crisi di liquidità o di situazioni anomale come l’attuale, molte società guardano con interesse a forme alternative di finanziamento.

L’espressione finanza complementare non dove essere intesa come finanza alternativa al credito bancario in senso stretto, che è e resta una forma tecnica necessaria per ogni impresa, ma in termini di finanza “a complemento” di quest’ultima, che consente il ricorso all’equity (ovvero al capitale destinato ai mezzi propri di un’impresa) o al debito a medio/lungo termine, ovvero a nuove forme tecniche.

Le imprese spesso sottovalutano l’importanza della finanza per il loro sostegno ed il loro sviluppo, mentre devono essere consapevoli che la ricerca di fonti di finanziamento complementari al canale bancario è vitale in una logica di crescita. Il momentum è ottimale in quanto gli investitori sono alla ricerca di un ritorno che non trovano più nei mercati tradizionali e le imprese non devono far altro che sapersi presentare e proporsi loro nel modo adeguato. La combinazione di equity, debito strutturato e finanza bancaria tradizionale – che dovrà necessariamente operare con nuove e più consistenti forme di garanzia statale –  sono il fattore vincente per il sostegno e lo sviluppo delle nostre imprese.

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