Deludenti i non farm payrolls Usa

Venerdì scorso ci sono arrivate le prime risposte alle domande che gli investitori di tutto il mondo continuano a porsi circa il futuro rialzo di tassi in America, con l’orizzonte temporale per implementare questa normalizzazione di politica monetaria da parte della Federal Reserve che si sposta, sempre più verosimilmente, a dopo l’estate. Sappiamo infatti che la Fed vuole monitorare l’andamento generale dell’economia a stelle e strisce prima di procedere con il primo rialzo del costo del denaro e con i dati arrivatici sulla disoccupazione, qualche pausa di riflessione forse diventa necessaria. O meglio, forse rimane necessaria. Abbiamo infatti sempre puntato il dito oltre giugno e sembra che i dati consegnatici possano effettivamente confermare la nostra visione, con 126.000 posti di lavoro creati ed il tasso di disoccupazione fermo al 5.5%, un rallentamento che va a confermare come possa essere necessario rimanere prudenti prima di mettere a repentaglio il buon lavoro fatto per uscire dalla crisi subprime. I mercati hanno reagito con vendite concertate di dollaro americano e con borse inizialmente vendute, per poi andare a recuperare durante la giornata di ieri. Tale reazione è da interpretare, a nostro avviso, come la voglia dei listini di tentare delle partenze a ribasso guidate da chi era già andato a prendere profitto sulle ultime due discese degli indici, una voglia che è stata dovuta essere messa da parte una volta che si è digerito il possibile slittamento del rialzo post estate, il che lascia spazio a potenziali tentativi di ritorno sui massimi da parte delle borse Usa, ancora attrattori di capitali dati i bassi rendimenti a livello globale. Le borse europee potrebbero seguire, almeno inizialmente, l’entusiasmo registrato sui listini americani e dal punto di vista operativo noi seguiremo sia la possibilità di lavorare su rialzi che su ribassi, data la situazione di marcata lateralità che sta caratterizzando sia le sponde europee sia quelle americane.
EurUsd Prezzi sopra area 1.0900, con il passaggio di punti statici precedenti e media oraria a 100 da seguire come potenziali supporti. L’idea è quella di non lavorare in acquisti in limit, ma di attendere eventuali rotture a ribasso verso l’area che si distribuisce tra 1.0840 e 1.0865, dove eventualmente valutare la formazione di una divergenza rialzista per ritorni verso 1.0890 e 1.0925, con l’idea che se dovessimo raggiungere l’area indicata con stocastico orario lontano dall’ipervenduto i prezzi potrebbero tentare degli approfondimenti verso figura. In caso di tenuta dei supporti con ripartenza oltre area 1.09 75 potrebbe essere possibile valutare tentativi di ritorno verso i massimi relativi.
UsdJpy UsdJpy da seguire a nostro avviso su time frame a 4 ore, con area 119.70/119.90 come possibile resistenza sulla quale studiare, in caso di stocastico in ipercomprato e girato a ribasso, potenziali acquisti di yen per ritorni verso 119.50 e 119.15, tenendo conto che in caso di superamento dell’area di resistenza potrebbero verificarsi dei tentativi di accelerazione delle quotazioni che non vediamo oltre area 120 ¼.
GbpUsd Cable ancora in congestione, con prezzi che si muovono tra 1.4870 e 1.5000. Oggi saranno anche pubblicati dei dati alle ore 10.30, non forniamo nessun livello operativo, ragioneremo insieme sul cambio all’interno del nostro Morning Meeting delle ore 9.30, ma seguiamo con attenzione l’area di 1.4870, ben intervenuta come supporto, in quanto in caso di suo superamento a ribasso potremmo assistere a tentativi interessanti di estensioni verso area 1.4830/1.4800.
AudUsd Australiano in gran spolvero dopo la decisione di non tagliare i tassi di interesse. Tecnicamente ci troviamo su un’area che potrebbe rivelarsi di resistenza, da poter sfruttare eventualmente per vendite in limit con stop e reverse alla ricerca di eventuali accelerazioni verso i punti precedenti.
A cura di Fxcm

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