di Matteo Pagini, analista di Fxcm
Dopo le dichiarazioni arrivateci ieri a sorpresa dal Giappone da parte un consigliere di Abe, secondo cui il prezzo di equilibrio secondo la parità dei poteri d’acquisto tra dollaro e yen dovrebbe essere 105 anziché 120, che ha prodotto una repentina salita della divisa nipponica contro il biglietto verde, oggi abbiamo assistito a ripetute vendite di dollaro contro euro. Anche a causa della diffusione dei dati sulle vendite al dettaglio relative al mese di marzo, che hanno mostrato una variazione positiva di 0,9 punti percentuali contro attese di +1,1% . Un dato che non giustifica una tale reazione del mercato, che sempre a nostro avviso sta andando a scontare prese di profitto fisiologiche dopo le salite quasi ininterrotte del biglietto verde.
Non ci troviamo di fronte a quelle che potremmo considerare come inversioni definitive di trend, ma allo stato dell’arte attuale leggere correzioni ribassiste per il dollaro potrebbero divenire realtà.