Cat bond, emissione, rendimenti e prospettive future. La view di Gam

A cura di John Seo, gestore del GAM Star Cat Bond Fund

  • Le compagnie d’assicurazione utilizzano sempre di più i cat bond per finanziare i rischi di terremoti e uragani
  • I cat bond continuano ad offrire agli investitori rendimenti allettanti e possibilità di diversificazione dai rischi del mercato generale
  • Quest’anno le condizioni del mercato sono tali da consentire un rendimento del 4-5% per chi ha investito in cat bond
  • Il governo britannico ha recentemente annunciato, nell’ambito dei propri piani di bilancio, una modifica alla legislazione fiscale che permetterà l’emissione e la domiciliazione di cat bond in GB, riconoscendo l’importanza di questi titoli per i mercati assicurativi globali

Il 2014 è stato un anno da record per quanto riguarda l’emissione di cat bond, che si è attestata a USD 8,4 miliardi. Mentre ci addentriamo nel 2015, questo trend positivo non ha ancora accennato a diminuire. Per quest’anno si stima, fino a metà aprile, un aumento delle emissioni del 27% rispetto al 2014, con USD 2,1 miliardi circa, e la tendenza per l’anno intero appare altrettanto positiva. Il 5 aprile abbiamo addirittura assistito a sette nuove emissioni sul mercato contemporaneamente. E questo, secondo il nostro parere, non è che l’inizio.
Si torna al posto di guida. Il recente miglioramento dell’equilibrio fra offerta e domanda ha giovato al mercato. Al momento le obbligazioni sono negoziate con uno sconto rispetto al loro prezzo d’emissione originario, fenomeno cui si era assistito per l’ultima volta nel settembre del 2012. L’aumento delle emissioni ha restituito il potere di scelta agli investitori. Quest’anno, un incremento o una diminuzione del solo 0,25% del rendimento offerto è stato/a sufficiente per approfittare di diversi nuovi cat bond, passando da titoli con una richiesta di sottoscrizione 3 volte superiore a quella prevista ad altri il cui lancio è fallito del tutto o è stato prossimo al fallimento; si tratta di una disciplina dei prezzi eccezionale, se si considera la generale mancanza di obbligazioni ad alto rendimento sui mercati obbligazionari tradizionali. Di conseguenza, i rendimenti dei cat bond sono migliorati per la prima volta dal 2012.
Il governo britannico ha recentemente annunciato, nell’ambito dei propri piani di bilancio, la propria intenzione di modificare la legislazione fiscale per permettere l’emissione e la domiciliazione di cat bond in GB, dando così un segnale chiaro dell’importanza sempre maggiore che questi titoli rivestono per i mercati assicurativi globali. Una modifica di questo tipo abbasserebbe il costo della commercializzazione dei cat bond, accelererebbe la crescita del mercato e favorirebbe la creazione di condizioni ancor più favorevoli per gli investitori in cat bond.
Impatto sui rendimenti. Come il 2012 ci ha insegnato, un aumento delle emissioni nel primo trimestre non si traduce necessariamente in rendimenti solidi per la prima parte dell’anno. Ma questo non deve essere considerato come un indicatore principale dell’anno nel suo complesso. Dato l’impatto dei flussi, è difficile preannunciare i rendimenti trimestrali in questo mercato, ma la scadenza relativamente breve delle obbligazioni rende le cose più prevedibili sull’arco di un anno intero. Qualsiasi cambiamento del comportamento del mercato richiede del tempo prima di sortire un qualche effetto sulla performance; pertanto è essenziale considerare i rendimenti dell’anno intero, incoraggiati dagli eventi verificatisi nei mesi iniziali dell’anno.
Mentre gli spread sui cat bond erano nel 2012 maggiori di quelli odierni, le lezioni del passato hanno una validità ancora oggi. Per quest’anno prevediamo un modello di performance simile a quello del 2012. In assenza di eventi di perdita rilevanti, quest’anno le condizioni del mercato sono tali da consentire un rendimento del 4-5% per chi ha investito in cat bond.

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