Dall’Ifo ai beni durevoli: Forex in attesa dei dati macro di oggi

Ci apprestiamo a vivere l’ultimo giorno della settimana trovandoci di fronte a grafici in congestione. Abbiamo riflettuto sulla buona volatilità che ha caratterizzato i prezzi durante le ultime sedute, sul fatto che i mercati erano (e continuano ad esserlo) alla ricerca di direzionalità, sul dollarocentrismo, in grado di rivelarsi l’unico tema di riflessione in grado di spiegare i flussi di capitale e ci siamo interrogati sulla possibilità che le borse partissero con degli storni (che continuiamo, dopo le price action viste, ad ascrivere a prese di profitto), con il Dax che è andato ben a completare la divergenza ribassista giornaliera individuata settimana scorsa, senza per il momento rompere supporti di medio periodo.
Dal punto di vista delle diverse politiche monetarie non abbiamo nessun tipo di novità rispetto a quanto gli investitori si attendevano. La RBA ha lasciato i tassi invariati lasciando intendere chi il dollaro australiano rimane troppo forte contro tutte le divise e che dovrebbe scendere ulteriormente (lasciando peraltro intravedere possibilità di ulteriori tagli del costo del denaro). La RBNZ ha lasciato aperte le porte a politiche sia restrittive sia accomodanti, facendo passare l’idea che il ciclo di rialzi potrebbe però essere da considerare finito. La BoE è ancora ben decisa a non fare nulla e a seguire le mosse della Fed, con 9 voti a zero per non ritoccare né tassi né QE, mentre Federal Reserve e BCE sono alla finestra, con la prima che dovrà decidere quando rialzare i tassi (e se proseguiamo così, con un dollaro in buon rafforzamento contro tutto, non escludiamo ci si possa spostare ad autunno inoltrato) e la secondo che dovrà continuare, per forza di cose, la sua politica di “wait and see” per poter valutare gli effetti del QE in atto.
Sul fronte dati oggi avremo sia l’IFO tedesco (potenziale non market mover in caso di mancate grosse sorprese, altrimenti potremmo assistere a timide reazioni sul valutario e a qualche price action più decisa sul fronte borse) che i più importanti ordini di beni durevoli, alle ore 14.30, da seguire con attenzione a causa del fatto che le borse si sono riportate svicino alle resistenze, territorio ideale per valutare eventuali vendite (in caso di dati brutti) dato l’ottimo R/R che potrebbe prevedere giri importanti a rialzo di mercato con prezzi pronti a compiere nuovi massimi relativi. Sulla SNB preferiamo non commentare fino ad almeno settimana prossima, manca soltanto che ci comunichino la decisione di fissare nuovamente un peg con l’euro, dopo l’illuminante decisione che ha portato, oltre al terremoto sui mercati, il franco a rafforzarsi contro la valuta dei suoi maggiori partner commerciali. Non possiamo evitare di mettere in guardia sull’Eurogruppo non ufficiale che si terrà oggi, dal quale potrebbero arrivare notizie o rumor sul caso greco che potrebbero portare forti scossoni sui prezzi, sia dell’azionario che del valutario, con attese che sembrano più ottimiste rispetto a quanto trapelato durante la settimana. Occhi aperti, noi saremo tutto il giorno a disposizione dei trader sul portale dailyfx.it.
EurUsd Prezzi nei pressi della media a 21 oraria, con una potenziale area statica di supporto che si distribuisce tra 1.07 ¾ e 1.0800, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di moneta unica per ritorni verso 1.0830 e 1.0850, con quest’ultimo livello che, se raggiunto con uno stocastico orario lontano dall’ipercomprato, potrebbe lasciare spazio a tentativi di estensione verso 1.0880. Se osserviamo un 4 ore, i prezzi si trovano vicino a resistenze statiche, che in caso di approfondimento sotto area 1.0735 potrebbero tentare di accompagnare le quotazioni verso 1.0690 e 1.0650, scenario da poter contemplare come difensivo in caso di valutazione di potenziali long orari o come di attacco per i più attendisti (meno propensi al rischio). Situazione tecnica abbastanza confusa.
UsdJpy Ancora in atto, seppur quasi terminata, la divergenza ribassista a 4 ore. I prezzi si trovano sui supporti di breve periodo che si distribuiscono tra 119.30 e 119.50, area che potrebbe intervenire come supporto ma che non considereremo dal punto di vista operativo. Ci troviamo infatti all’interno di una congestione che potrebbe essere rotta sia a rialzo che a ribasso, con la possibilità di assistere a potenziali scivolamenti verso 119.10 prima di poter valutare eventuali divergenze rialziste orarie, gli unici casi in cui valuteremo eventuali long in limit sul dollaro contro lo yen. Se le rotture dovessero invece avvenire a rialzo, oltre area 119 ¾ potrebbe essere possibile valutare eventuali tentativi di allungo verso i massimi relativi ed eventuali estensioni verso 120.30.
GbpUsd Sterlina vicina alle resistenze di breve periodo e con prezzi che si sono mantenuti sopra la media a 4 ore a 21 periodi, area che è intervenuta come supporto e che potrebbe risultare propedeutica a tentativi di ulteriori estensioni rialziste. Valuteremo con attenzione potenziali tentativi di rottura a rialzo di area 1.5085, oltre la quale potrebbe essere possibile ipotizzare tentativi di estensione verso 1.5130, area sulla quale, se non dovesse formarsi una divergenza ribassista a 4 ore, potremmo assistere a tentativi di accelerazioni ulteriori verso 1.5160. Nel caso in cui i prezzi dovessero tentare degli sfondamenti a ribasso di area 1.5010 il mercato potrebbe tentare degli approfondimenti ribassisti che per il momento non valutiamo oltre area 1.4960.
AudUsd Australiano abbastanza confuso e laterale, sul quale curiamo eventuali avvicinamenti alle resistenze passanti tra 0.7810 e 0.7840 (potenzialmente lavorabili anche eventuali tentativi di rottura rialzista di area 0.7815 per chi fosse più propenso al rischio) dove eventualmente valutare potenziali vendite di aussie con stop e reverse sopra area 0.7855 per eventuali estensioni verso area 0.7900. Nel momento in cui i prezzi dovessero ripiegare sotto zona 0.7740 potremmo assistere a tentativi di estensione verso i minimi relativi passanti a 0.7715, dove eventualmente valutare la tenuta di parte di posizioni per cercare ulteriori approfondimenti da liquidare eventualmente prima della chiusura dei mercati.
A cura di Davide Marone, analista di Fxcm

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