Correlazioni irregolari. Il punto tecnico sul mercato Forex

Ripartiamo dopo la pausa di venerdì, giornata durante la quale abbiamo assistito alla partenza ufficiale di Expo 2015 condita dalle vergogne di Milano, con i mercati che si mantengono volatili, correlati dal punto di vista del dollaro-centrismo (anche se, come ripetuto durante l’ultima settimana, non ci troviamo ancora di fronte a correlazioni stabili nel tempo) e che, soprattutto sul fronte valutario, sono in grado di mostrare dei comportamenti e delle reazioni isolate nel momento in cui vengono redatti dati che non arrivano dalle coste americane (pubblicazioni in grado di portare a reazioni unidirezionale del dollaro), ma che interessano le singole economie. La sterlina ha mostrato, in quest’ottica, una forte reazione ribassista dopo la pubblicazione del PMI manifatturiero (51.9 vs 54.6 consensus), una reazione che non ha coinciso inizialmente con forti acquisti di dollaro e che si è mostrata isolata sul pound (dopo alcune ore invece, seguendo i concetti correlativi intramarket che stiamo esplorando, gli acquisti di dollaro si sono verificati anche contro yen, australiano ed in minor misura euro). Tali comportamenti da parte del valutario potrebbero continuare, per cui approcceremo i mercati seguendo queste logiche di disallineamento (parlando del movimento del biglietto verde) tra i cambi per poi attenderci potenziali riallineamenti che, operativamente, dovranno però essere sempre supportati da situazioni tecniche precise nel momento in cui si dovesse decidere di approfittare di alcune situazioni di ritardo di movimento. Sul fronte borse non abbiamo nessuna novità di sorta, con le americane in grado di recuperare verso i massimi (dopo il Pil deludente ed il FOMC) a causa del fatto che potrebbero essere ricercati rendimenti superiori a quelli derivanti dagli obbligazionari ancora per parecchio tempo (le indicazioni sul timing relativo a rialzi di tassi sono sempre meno chiare – o forse, adesso, per alcuni lo saranno di più – noi continuiamo a rimanere per l’autunno inoltrato se non più in là ancora) e con le europee che, dopo le forti correzioni a ribasso, continuano a mostrare potenziali decorrelazioni tra di esse e le americane, ma che potrebbero cercare dei rimbalzi tecnici verso resistenze.

EurUsd Prezzi che si mantengono sopra l’area di supporto individuabile grazie al passaggio della media a 21 a 4 ore ed ai punti statici precedenti passanti tra 1.1170 e 1.1185. In caso di tenuta dell’area i prezzi potrebbero tentare degli allunghi oltre i massimi della notte, che se superati di una ventina di punti potrebbero fornire opportunità di ingressi anche diretti verso i massimi precedenti, sui quali però mettiamo in guardia a causa dei percentili di volatilità in diminuzione (stop subito in pari in caso di strappo rialzista dei prezzi). Nel caso in cui le quotazioni dovessero ripiegare oltre l’area rappresentata da 1.1155, i prezzi potrebbero tentare delle estensioni verso 1.1115 e 1.10 ¾.

UsdJpy Dopo le mancate rotture ribassiste del livello di 118.50, sul quale abbiamo ragionato tendenzialmente nel corso di tutta la settimana passata, la situazione tecnica del cambio è andata, seppur lievemente, pulendosi. L’area che transita tra 119 ¾ e 119.90 potrebbe rappresentare una zona di supporto sulla quale ipotizzare eventuali acquisti di dollaro, per ritorni verso 120.10 ed i massimi, area che se raggiunta con stocastico orario lontano dall’ipercomprato potrebbe lasciare spazio verso 120.45 e 60, tenendo conto che in caso di ripartenza a ribasso oltre l’area di 119.65 il mercato potrebbe tentare degli approfondimenti ribassisti che non vediamo come importanti fino a quando non sarà raggiunta l’area che si distribuisce tra 119.35 e 45, oltre la quale potremmo attenderci discese decise verso la figura.

GbpUsd Decorrelazione temporanea per la sterlina, la quale si trova tra supporti e resistenze di breve periodo. Il metodo di trading ci impone di seguire dei tentativi di ricerca delle resistenze che si muovono tra 1.5185 e 1.5205, area all’interno della quale potrebbe essere possibile ipotizzare degli acquisti di dollaro americano per ritorni verso area 1.5160, 1.5110 ed eventualmente 1.50 ¾, tenendo conto che in caso di ripartenza in correlazione con l’euro i prezzi potrebbero tentare delle accelerazioni verso 1.5270 e 1.5290 nel momento in cui dovessimo assistere al superamento di area 1.52 ¼.

AudUsd Prezzi anche qui alla potenziale ricerca delle resistenze che si distribuiscono tra 0.7840 e 0.7860, area all’interno della quale potrebbe essere possibile ragionare su eventuali acquisti di dollaro americano per ritorni verso 0.78 figura e tentativi di estensione verso 0.7765, tenendo conto che in caso di ripartenza oltre area 0.78 ¾ i prezzi potrebbero tentare delle escursioni a rialzo che potrebbero prendere forza una volta superato il primo target di ripartenza posto intorno a 0.7900 (il quarto di figura oltra il livello tondo è una zona neutra, che potrebbe intervenire in qualsiasi momento a freno delle quotazioni ma una volta superata l’area potremmo attenderci dei tentativi di ripartenza importanti, verso 0.79 ¾.

a cura di Matteo Paganini, analista di Fxcm

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