Dollaro molto “tecnico”

Rialzo dei rendimenti europei, borse che approfondiscono le correzioni (all’interno di ambienti molto volatili), valutario che vede la continuazione delle prese di profitto sul dollaro americano capace, come da previsioni, di mantenere l’unidirezionalità contro le valute principali e materie prime che continuano i propri rimbalzi per ora ancora da considerare correttivi, con il petrolio che mostra anche una buona tecnicalità (visibile su tutti i time frame, H1, H4 e daily) alla ricerca di quel potenziale target posto intorno a 62.30, su cui abbiamo ragionato all’interno dei nostri Morning Meeting delle ore 9.30 (mancata conferma di divergenza ribassista daily tra prezzi e stocastico, il che ha aperto le strade ad ulteriori salite di breve periodo. Il dollarocentrismo continua a rimanere marcato e le evidenze maggiori ci arrivano, come già ragionato durante i giorni scorsi, nel momento in cui vengono rilasciati dati macroeconomici americani. Un dollarocentrismo, ripetiamo volutamente il termine, pronto a mettersi da parte momentaneamente quando i dati invece riguardano le singole economie diverse da quella americana, come visto settimana scorsa sulla sterlina e come accaduto questa notte sul dollaro neozelandese, in discesa repentina dopo i dati relativi al tasso di disoccupazione, al 5.8% contro attese di 5.5%. Continuiamo a seguire queste logiche di lettura del mercato, facendo attenzione a tutti i dati più importanti che verranno pubblicati proprio per evitare di lasciarsi cogliere impreparati di fronte a movimenti “isolati” di alcune divise (che poi, quando quotate contro dollaro, potrebbero riallinearsi alla direzionalità, qualora si manifestasse, del biglietto verde), le quali potrebbero mostrare buoni aumenti di volatilità temporanei. Oggi sarà il turno di euro e di sterlina, alle prese con i PMI in mattinata mentre nel pomeriggio arriveranno i dati sulle scorte di petrolio, rilevazioni a cui solitamente non destiniamo molta importanza ma che attualmente potrebbero risultare dei market mover, sono sempre più sotto osservazione l’andamento delle scorte ed il numero di impianti produttivi in attività da parte degli analisti, al fine di tentare di individuare le vere leve che muovono la domanda e l’offerta del greggio.

EurUsd Ottima la reazione dei livelli studiati ieri sull’euro, in qualsiasi situazione si fosse eventualmente scelto di lavorare. Qui un riassunto di quanto visto ieri, in modo tale che ognuno di voi, se necessario, possa rivisitare le idee esposte ed i vari scenari: “Ci troviamo ora di fronte ad un 4 ore che potrebbe risultare potenzialmente impostato a rialzo, con livelli di supporto però lontani dai prezzi attuali e che richiederebbero l’attesa del raggiungimento dell’area passante tra 1.1020 e 1.1050 prima di ragionare su eventuali acquisti in limit. Se ci spostiamo su time frame più bassi per cercare di sforzare l’operatività, possiamo osservare dei supporti di brevissimo periodo che si distribuiscono tra 1.1075 e 1.1090, area dove potrebbe essere possibile valutare acquisti di euro (scenario possibile anche in caso di tenuta di area 1.1115 e di rottura a rialzo di area 1.11 ¾) per ritorni verso 1.11 ¼, 1.1160 e 1.1190 (se tengono le prime aree ed avvengono le rotture a rialzo i target potrebbero essere rappresentati da 1.1190 e 1.1220). Nel momento in cui i prezzi dovessero superare a ribasso l’area di 1.1065 potremmo tentare delle escursioni verso i supporti di medio periodo visti poco fa.” I prezzi si stanno per ora mantenendo sopra la media a 21 oraria, la quale, insieme all’area statica passante per 1.11 ¾ e 1.1190, potrebbe rappresentare una buona zona di supporto sulla quale valutare eventuali acquisti di moneta unica, per ritorni verso 1.12 ¼, 1.1250 e tentativi di estensione verso i massimi posti intorno a 1.12 ¾. Questi potenziali target potrebbero risultare validi anche in caso di tentativi di rotture dirette rialziste di area 1.1255. L’idea è quella di seguire anche con grande attenzione la potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria tra prezzi e stocastico che, se si dovesse confermare sulle resistenze ultime (1.12 ¾) potrebbe indicare la fine del movimento rialzista e l’inizio di una potenziale correzione, sui cui target ragioneremo durante la giornata ma che vedono sempre gli stessi concetti prudenziali applicati, ovvero il potenziale intervento di aree di supporto di livello 1, 2 e 3, che potrebbero interrompere il movimento a ribasso, movimento quest’ultimo possibile anche in caso di mancato raggiungimento delle resistenze e di conferma della divergenza con rottura ribassista diretta di area 1.1165, area oltre la quale qualsiasi scenario rialzista dovrebbe essere a nostro avviso abbandonato, chiaramente per la giornata.

UsdJpy Molto buona la situazione tecnica del UsdJpy durante la mattinata, con la possibilità di aver proceduto con acquisti di dollari sulla parte bassa della congestione, come visto, con prezzi che una volta rotta a rialzo la congestione (possibile anche lavorare in rottura a rialzo secondo i criteri analizzati ieri mattina, che hanno evitato l’utilizzo di ordini OCO puri ma che ci hanno fatto mantenere soltanto quelli a rialzo, con quelli di vendita come strategie difensive sugli acquisti in limit studiati) hanno percorso una strada esattamente pari all’altezza della stessa, prima di vedere il dollaro venduto contro tutto dopo i dati pubblicati. Siamo ora di fronte ad una situazione neutra co0n prezzi che potrebbero tentare la rottura ribassista di area 119.70, area che se visitata potrebbe lasciare spazio a tentativi di approfondimento verso 119.55 (tra 70 e 55 i prezzi potrebbero subire delle battute di arresto in qualsiasi momento), area quest’ultima che, se raggiunta con uno stocastico orario lontano dall’ipervenduto, potrebbe lasciare spazio a tentativi di estensione verso 119. ¼. Valuteremo potenziali ripartenze soltanto in caso di superamento rialzista di area 120.10, con possibili accelerazioni che non stimiamo oltre il quarto di figura ma che se dovessero arrivare potrebbero essere lavorate lasciando aperta una parte della posizione (dopo averne consolidato una parte ed aver posizionato degli stop in pari sull’eventuale posizione) verso 120.50.

GbpUsd Scenari difensivi andati a buon fine sulla sterlina, la quale, dopo aver abbandonato le potenziali aree di vendita studiate in 1.5145 ha accelerato rompendo a rialzo sia il livello di 1.5160 (su cui ha lavorato chi è più propenso al rischio) sia quello di 1.5185 (su chi invece si è proposto chi è più conservativo), con il raggiungimento dei target stimati in 1.5215, con dunque anche le classi di volatilità ipotizzate che sono state ben rispettate. Ci troviamo ora di fronte a potenziali tentativi di estensione rialzista, con prezzi che stanno tentando delle rotture dei massimi di ieri e che potrebbero tentare il raggiungimento di area 1.5260, dove valuteremo con attenzione la potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria. In caso di mancata formazione di essa potrebbe essere possibile valutare ulteriori estensioni verso 1.5285, area potenzialmente raggiungibile anche in caso di tenuta delle prime resistenze, ritorno su area 1.5205/15 che potrebbe intervenire da supporto e che se lo dovesse fare potrebbe, come detto, spingere i prezzi verso 1.5285, con 1.5260 come area sulla quale prendere parziale profitto. Sotto area 1.5165 cambiano gli scenari di breve, con potenziali accelerazioni verso i minimi relativi.

AudUsd Il dollaro australiano è andato a “ricomporsi”, passateci questo termine, tecnicamente parlando. Dopo la forte volatilità provocata dalla decisione di procedere con una limatura del costo del denaro infatti, i prezzi si sono ordinati secondo le logiche relative al biglietto verde sulle quali stiamo ragionando, andando a rispettare livelli statici di supporto (prima resistenze) i quali sono coincisi con il passaggio della media a 21 oraria, il che ha creato delle confluenze grafiche che da metodo, lo sappiamo, possono suggerire degli eventuali acquisti. Acquisti difficili da poter effettuare a meno di aver studiato durante il pomeriggio di ieri la situazione tecnica in quanto si sono evidenziate queste possibilità durante la notte. Poco male, l’importante è che ora possiamo affidarci ad aree tecniche di breve periodo più pulite e che facciano senso. Qui studieremo potenziali allunghi (in caso di superamento a rialzo di area 0.7985) verso area 0.80 figura e 0.8015 dove, come su euro e sterlina valuteremo potenziali divergenze ribassiste orarie. Sotto area 0.7935 potremmo tentare l’instradamento verso i supporti che hanno funzionato nella notte, sui quali valuteremo l’eventuale posizionamento dello stocastico in quanto, se in divergenza e lontano dall’ipervenduto, potrebbe farci pensare ad ulteriori accelerazioni verso i minimi post RBA.

a cura di Matteo Paganini, analista di Fxcm

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