Non farm payrolls: dato sotto le attese ad aprile e rivisto al ribasso quello di marzo

L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di aprile, sono stati creati, nei settori non agricoli, 223 mila nuovi posti di lavoro, dato appena al di sotto delle aspettative del consensus (+228k). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,4% e il tasso di partecipazione al lavoro ha registrato un leggero rialzo dal 62,7% al 62,8%. Riviste le cifre dei mesi precedenti (-39 mila posti di lavoro). Il dato di febbraio è stato rivisto al rialzo a +266k (da +264k), quello di marzo al ribasso a +85k (da +126k)
Scende il tasso di disoccupazione giovanile dal 17,5% a 17,1%. Poco mossi gli altri tassi di disoccupazione donne (4,9%), uomini (5,0%), afroamericani (9,6%), asiatici (4,4%), ispanici (6,8%). Lievemente inferiore alle aspettative anche la crescita dei salari che ha mostrato un +0,1% rispetto al mese precedente, attese (+0,2%). Su base annuale l’incremento dei salari è stato pari al +2,2% (consensus +2,3%).
Valutazione. Rispetto al mese scorso il mercato del lavoro torna a creare oltre i 200 mila impieghi al mese. Deludente il dato di marzo rivisto al ribasso a 85 mila unità. Esaminando attentamente le cifre troviamo alcuni elementi positivi e altri negativi e ciò spiegherebbe la reazione sul dollaro. Il fronte occupazionale statunitense ha evidenziato un miglioramento rispetto al mese scorso ma siamo ancora lontani da dare un concreto segnale alla FED per cambiare rotta in politica monetaria.
Crediamo che la FED esaminando tali cifre si convincerà sempre di più che sarà necessario attendere ancora parecchi mesi prima di cambiare rotta in politica monetaria con un rialzo dei tassi d’interesse. Manteniamo invariate le nostre attese per lo scenario piu’ probabile di rialzo del costo del denaro nel paese a stelle e strisce a ottobre.
Sui mercati valutari il dollaro ha evidenziato un movimento contrastato. Ribasso, rialzo e poi ancora ribasso. Il cambio eurodollaro è salito a 1,1290 per poi scendere a 1,1180 e risalire a 1,1250.
A cura di Filippo Diodovich, market strategist di IG

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