Nasdaq al top e semiconduttori sugli scudi

Ieri sera a Wall Street il Nasdaq Composite è salito dell’1,47% facendo registrare la chiusura più alta di sempre a 5.106,59 punti. Ad animare il mercato e’ stata Broadcom, in crescita del 21,81%. Secondo indiscrezioni il produttore di semicondunttori sarebbe finito nel mirino della rivale Avago Technologies (a sua volta in crescita del 7,76%).
Sulla scia di queste novità l’indice Sox dei semiconduttori di Philadelphia ha chiuso la seduta con un rialzo del 3,86%, migliore performance dal 31 ottobre scorso, a 742,35 punti. Prosegue quindi il consolidamento del comparto dopo la fusione da 40 miliardi di dollari tra Nxp e Freescale annunciata ad inizio marzo.

Sul fronte grafico l’indice PHLX Semiconductor Sector, detto Sox, e’ arrivato adun punto nevralgico. I massimi di ieri a 744,77 si sono infatti scontrati con il lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di novembre 2012. In caso di rottura di questa importante resistenza l’indice potrebbe accelerare al rialzo in direzione degli 830 punti almeno.
La mancata rottura di area 754 potrebbe invece fare temere l’avvio di una flessione che al limite potrebbe anche spingersi ad interessare la parte bassa del canale citato, in area 610. Conferme in questo senso verrebbero comunque solo sotto il supporto offerto a 705 punti dalla trend line rialzista disegnata dai minimi dello scorso ottobre, praticamente coincidente con la media mobile a 100 giorni.

A Piazza Affari StM segna al momento un rialzo del 2,5 per cento.

a cura di Trend Online

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