Crescita su più fronti dai dati Usa: Janet Yellen rimarrà sorda ai suggerimenti del Fmi?

Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che a maggio negli Usa sono stati creati 280 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli. Il dato è di gran lunga al di sopra delle aspettative, ferme a +220 mila unità. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,5%, in timido rialzo rispetto ad aprile, mentre il tasso di partecipazione al lavoro è salito al 62,9% dal 62,7% di aprile. Riviste anche le cifre di marzo a +119 mila (da +85 mila) e quelle di aprile a +221 mila (da +223 mila). Si rafforza la crescita dei salari, salita a maggio del 2,3% su base tendenziale e dello +0,3% m/m. Quest’ultimo dato è il migliore da gennaio scorso.
Sono cifre solide quelle rilasciate oggi, soprattutto perché i miglioramenti sono arrivati da più fronti. La crescita dei nuovi posti di lavoro a maggio è la più alta da dicembre. Bene anche la ripresa del tasso di partecipazione che si è allontanata dai minimi dei mesi scorsi, al 62,7%. Probabilmente proprio questo valore ha fatto salire il tasso di disoccupazione al 5,5%. Spicca senz’altro anche la ripresa dei salari. Con questi dati diventa sempre più probabile un rialzo dei tassi da parte della Fed già a settembre. La Yellen potrebbe rimanere “sorda” ai suggerimenti arrivati dal Fondo monetario internazionale ieri, che auspicano un ritocco dei tassi di interesse solo nel primo semestre del 2016. Probabilmente solo a fronte di un repentino calo dei prezzi del greggio e un rafforzamento del dollaro potrebbero modificare l’aspettativa di un rialzo dei tassi subito dopo l’estate.
Intanto, la reazione sui mercati sembra non lasciare dubbi sulle aspettative degli operatori. Il biglietto verde è stato oggetto di forti acquisti. Il cambio Eur/Usd è così passato da 1,1255 a 1,1075. Vola anche il cambio Usd/Yen, che ha aggiornato i nuovi massimi da giugno 2002. Il calo dell’euro/dollaro non ha avuto ripercussioni importanti sui listini europei, che rimangono in deciso territorio negativo in attesa di sviluppi provenienti dal parlamento greco questo pomeriggio. Tra i bond, il Treasury è stato oggetto di forti vendite sui mercati, con il rendimento sul decennale Usa che è tornato in area 2,45%, nuovi massimi da ottobre scorso.
A cura di Vincenzo Longo, market strategist di IG

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