Il default della Grecia non è una preoccupazione per i partner europei

A cura di Sotiris K. Staikouras e Elena Kalotychou della Cass Business School
La crisi dell’Eurozona non ha insegnato nulla di nuovo agli esperti della comunità finanziaria, a parte il fatto di constatare che le crisi finanziarie non sono molto diverse l’una dall’altra. Il catalizzatore può variare in alcuni casi, ma la storia economica e la conoscenza finanziaria dovrebbero consentirci di individuare le radici del problema prima della sua comparsa. Il default sovrano non è una novità. Non ci vuole un genio per capire che un paese come la Grecia, in disperato bisogno di miliardi di euro, non sarà mai in grado di ripagare tale debito quando la sua economia si basa sul turismo e teoricamente sui servizi e l’agricoltura.
Il problema si è prolungato per troppo tempo in attesa del cedimento di una delle due parti (Grecia vs creditori). Il default della Grecia non è una preoccupazione per i suoi partner europei. Ciò che li preoccupa è l’impatto di tale collasso sulla struttura finanziaria dell’UE. Ciò diventa ancora più complicato quando questioni come la cancellazione del debito, l’aspetto morale, i controlli interni dell’UE, i disordini sociali, l’instabilità geopolitica, così come l’inesperienza della Grecia nel rinegoziare i termini e le condizioni del suo debito sono sul tavolo delle trattative.
Per noi, questo è il momento per l’UE di inserire controlli interni solidi al fine di monitorare gli stati membri che operano sotto una moneta unica e una politica monetaria unica. Per la Grecia questa è l’ultima occasione di rendersi conto che la sua incapacità di gestire il settore pubblico è costata almeno il doppio allo stato e alla sua gente, con i licenziamenti e la stagnazione del settore privato e del settore finanziario. Il suo sistema di entrate ha un disperato bisogno di riavviarsi per conformarsi alla sua definizione statuaria; mentre l’intera classe dirigente ha bisogno di essere rinnovata e servire il suo popolo come postulato dal parlamento.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: