Il petrolio Wti scivola fino a 52,4 dollari. I prossimi obiettivi tecnici

Ennesima caduta, ieri, del petrolio Wti, sceso fino a segnare un minimo intraday a 52,4 dollari per barile. A pesare sulle quotazioni sono stati, oltre all’incertezza legata alla crisi greca, i timori che l’offerta sul mercato possa significativamente aumentare. Secondo quanto riportato dal Financial Times, infatti, l’accordo tra l’Iran e le sei potenze mondiali sul programma nucleare di Teheran sarebbe più vicino. E se le sanzioni dovessero essere revocate le esportazioni iraniane di greggio potrebbero raddoppiare nel giro di sei mesi.

Un movimento, quello discendente in atto, che potrebbe spingere i corsi a testare a quota 51,50 la resistenza statica di medio termine. Una volta eventualmente arrivato a questa soglia, tutti i principali indicatori e oscillatori accentuerebbero però l’ipervenduto tecnico favorendo così la possibilità di un rimbalzo, almeno nel breve termine, verso 53,50 prima e 54,50 poi. Sotto 51,50 invece il successivo obiettivo ribassista è individuabile in area 50 dollari.    G.R.

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