La Cina è il vero market mover di questi giorni

“Il clamore mediatico ellenico non riesce a nascondere il vero market mover di questi giorni: la costante erosione degli indici azionari cinesi che hanno già bruciato oltre 2,3 trilioni di capitalizzazione rispetto ai recenti picchi”. L’avvertimento arriva da Michael Paltiello, strategist di Wings partners Sim, che spiega: “in una mossa che appare più frutto della disperazione che altro, a Pechino sono nuovamente intervenuti, dopo le decisioni prese ieri mattina, imponendo un limite alle vendite allo scoperto e addirittura vietando le vendite di azioni ai fondi pensione“.

La perdurante debolezza del rame, è poi un ulteriore elemento che indica lo status pericolante di una economia rilevante come la Cina – prosegue Palatiello – con effetti inevitabili su tutto il comparto dei metalli non ferrosi, non ultimo il nickel (attualmente sotto quota 11.500): molti metalli iniziano ad esser in territorio di ipervenduto e potrebbero presto attirare flussi in acquisto (specie se, come si mormora, parecchi fondi speculativi cinesi inizieranno a ridurre le loro co nsistenti posizioni ribassiste speculative per compensare i margini richiesti sull’azionario), ma rimane indubbio che le prossime giornate saranno contraddi stinte da elevatissima volatilità”.

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