Oro, cresce l’import cinese ma le quotazioni restano deboli

Gli ultimi dati pubblicati dall’Hong Kong Census and Statistics Department hanno evidenziato che a maggio le importazioni cinesi di oro da Hong Kong sono salite ai massimi livelli degli ultimi quattro mesi. In particolare, in base a quanto evidenziato, nel corso del periodo sopracitato, i flussi di prezioso destinati alla Cina si sono attestati a 70.846 tonnellate, questo a fronte delle 52.204 tonnellate di aprile.

Il World Gold Council ha, nel frattempo, evidenziato che relativamente ai primi tre mesi dell’anno, la Cina è risultata essere il maggiore consumatore di oro a livello globale, mentre relativamente al 2014 nel suo complesso è risultato essere il secondo.

Infine, gli ultimi dati pubblicati dall’Etf SPDR Gold Trust hanno evidenziato che le posizioni sul fondo sono aumentate a 713.23 tonnellate complessive.

Dal punto divista tecnico tuttavia, complice il nuovo rafforzamento del dollaro rispetto alla moneta unica, l’oro resta in una fase di debolezza, confermata dalla recedente nuova violazione del supporto a quota 1.180. Un movimento chepotrebbe riportare ilmetallo a 1.160 prima e in area 1.145 poi. Oltre 1.180 possibile invece un allungo verso 1.200/1.205.     G.R.

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