Giappone, forse la BoJ dovrà intervenire già in ottobre: target d’inflazione a rischio

La Bank of Japan (BoJ) potrebbe essere costretta a incrementare il suo piano di alleggerimento, forse già in ottobre, visto che le reiterate dichiarazioni ottimistiche in tema d’inflazione continuano a scontrarsi con la realtà di tassi di crescita prossimi allo zero. Dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici su spesa delle famiglie, disoccupazione e, appunto, inflazione, Capital Economics ha sottolineato come l’indicatore di riferimento della BoJ sui prezzi al consumo sia scivolato ulteriormente verso lo zero.
Marcel Thieliant, economista per il Giappone di Capital Economics, ha notato come gli ultimi dati abbiano messo in crisi la visione della BoJ di una solida ripresa nella spesa che dovrebbe riuscire a far crescere l’inflazione al target del 2% entro l’estate del 2016 (obiettivo spostato di recente da quello originario dell’aprile 2015, stabilimento quando venne introdotto l’ultimo incremento del piano di quantitative easing).

Secondo i dati diffusi dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, l’inflazione su base annua è cresciuta in maggio dello 0,5% continuando a rallentare dallo 0,6% di aprile (il dato si era mosso tra il 2,2% e il 2,4% da novembre fino a marzo) ma sopra allo 0,4% atteso dagli economisti.
Il dato core, escludendo gli alimenti freschi, segna un progresso dello 0,1% contro lo 0,3% registrato in aprile (+2,2% in marzo) e a fronte dello zero del consensus. Su base mensile l’inflazione è cresciuta dello 0,3% dopo lo 0,1% di aprile, mentre quella core ha segnato un incremento dello 0,2% dopo il progresso dello 0,1% in aprile.

a cura di Trend Online

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