Ref-EUR-endum: Grecia ultimo atto

Che dire? Dal punto di vista degli scenari di reazione alla notizia arrivataci durante il week end dalla Grecia ci siamo. Borse a ribasso, dollari comprati ma non contro lo yen (che è tornato ad essere annoverato di diritto all’interno delle valute rifugio) ed oro che, nel breve periodo ha mostrato dei buoni tentativi di ripartenza, pur ribadendo il nostro parere relativo alla mancanza di condizioni strutturali affinchè si possa assistere alla partenza di un trend rialzista strutturale da parte del metallo giallo. Una situazione da risk off ben studiata che dovrà rappresentare la base di partenza per quanto riguarda lo studio dei flussi di capitale durante quella che, fino ad ora, molto probabilmente risulterà la settimana più importante dell’anno.
Tutto il resto non conta, o meglio, conta, ma dal punto di vista giornalistico e di cronaca, per mantenere tutti gli investitori informati su quanto sta accadendo tra Grecia e “Troika” (sì, vogliamo continuare ad utilizzare questo nome per descrivere i creditori internazionali). Dopo il ritiro della Grecia dai tavoli negoziali dell’Eurogruppo tenutosi dopo il week end e la dichiarazione da parte di Tsipras dell’intenzione di indurre un referendum il prossimo 5 luglio i mercati non si sono fatti attendere e, tutte le aspettative di chi ha creduto che un accordo in extremis potesse effettivamente essere raggiunto, hanno portato ai movimenti visti, sintomo di tensione e di nervosismo, sentiment che guideranno con alta probabilità questa settimana di attesa durante la quale potremmo assistere a forti aumenti di volatilità che non ci fanno escludere a priori continui ribaltamenti di fronte nel momento in cui dovessimo assistere all’erogazione e distribuzione di notizie “meno cattive” circa il futuro della Grecia e di eurolandia.
Molti sono gli scenari cui possiamo andare incontro, le speculazioni su ciò che succederà si rincorrono, a partire da un fallimento controllato fino ad arrivare a discutere se la Penisola ellenica uscirà effettivamente dall’euro e quali saranno gli effetti contagio. Ciò che risulta chiaro riguarda un qualcosa che chi ci segue da tempo forse ricorderà, un’idea che personalmente mi accompagna dal 2006 e che riguarda il fallimento dell’intero sistema monetario europeo, un sistema a cambi fissi che sta mostrando tutte le proprie lacune e che, volenti o nolenti, è probabile che vada ad implodere con il tempo.
Staremo a vedere cosa si inventeranno i nostri padroni europei (sto facendo un inchino intanto che li cito, non vorrei che se prendessero di mira direttamente il sottoscritto, oltre che noi tutti italiani e non solo), per il momento le banche greche rimarranno chiuse così come i listini (che in Europa molto probabilmente andranno a seguire i movimenti visti nella notte su Nikkei e futures americani), intanto che la BCE deciderà sulle misure di erogazione di liquidità di emergenza al sistema bancario greco che anche durante la giornata di sabato ha visto prelievi per oltre 700 milioni di euro. Risk off e possibili risk on che possono vedere processi di allocazione dei flussi di capitale di breve periodo inversi a quanto visto fin’ora, seguiamo il mercato sottendendo queste logiche durante la settimana che ci accompagnerà alla verità finale greca, una settimana che vede anche la pubblicazione dei Non Farm Payrolls americani di giovedì e non di venerdì. Avanti tutta, leve controllate e prudenza, per qualsiasi cosa, noi siamo qua.
Eur/Usd Dopo le buone rotture ribassiste studiate venerdì il mercato ha aperto con circa 150 punti di gap ribassista, portando il cambio a stabilizzarsi all’interno di una zona che si muove tra 1.0950 e 1.1030. Con tutta la prudenza del caso potrebbe essere possibile studiare l’eventuale avvicinamento dei prezzi a zone di resistenza che iniziano a distribuirsi tra 1.1050 e 1.1075, area all’interno della quale non contempleremo comunque la possibilità di ipotizzare eventuali acquisti di dollaro americano per ripartenze verso 1.1020, 1.0980, 1.0960 e potenziali tentativi di estensione verso 1.0915 (livelli raggiungibili anche in caso di rottura diretta a ribasso di 1.09 ¾) a causa della presenza di un’area migliore dal punto di vista tecnico e di R/R passante tra 1.1100 e 1.1130, dove gli acquisti potrebbero essere ipotizzati tenendo conto che il mercato potrebbe, in caso di superamento di area 1.1145, tentare delle accelerazioni iniziali verso 1.1165 per poi tentare delle estensioni verso 1.1185.
Usd/Jpy Buona la situazione tecnica del cambio in questione che in apertura asiatica ha mostrato tutta la forza dello yen in concomitanza della vendita di borse. Ci troviamo ora con prezzi che si sono mantenuti sotto le resistenze di breve, dopo i tentativi di rimbalzo della notte, e che potrebbero tentare dei rimbalzi ulteriori verso l’area che si distribuisce tra 123 e 123 ¼, dove potrebbe essere possibile in caso di stocastico girato a ribasso, considerare la possibilità di valutare eventuali acquisti di yen per ritorni verso 122 ¾, 122.30 e 121.90, tenendo conto che in caso di ripartenza oltre area 123.45 i prezzi potrebbero tentare degli approfondimenti rialzisti verso 123 ¾.
Gbp/Usd Sterlina molto congestionata e non pultia tecnicamente. Seguaimo le resistenza statiche poste in area 1.5760/75, dove in caso di acquisti di dollaro generalizzati il mercato potrebbe tentare delle ripartenze verso 1.5700, 1.5660 ed eventuali tentativi di estensione verso 1.56 ¼. Nel momento in cui i prezzi dovessero superare 1.5785 potremmo assistere a tentativi di estensione verso area 1.5810 che, se superata di una decina di punti potrebbe lasciare spazio per un’altra ventina di punti a rialzo. R/R non buoni.
Aud/Usd Buoni aumenti di volatilità sul fronte australiano, con i prezzi che hanno trovato le prime resistenze in 0.7680/95, area che potrebbe essere rivisitata e che potrebbe offrire la possibilità di valutare, soltanto in caso di acquisto generalizzato di dollaro, delle vendite di australiano per ritorni verso 0.7650,0.7625 ed i minimi. Nel momento in cui dovessero proseguirel e ricoperture sul dollaro i prezzi potrebbero, in caso di superamento di area 0.7715, tentare delle sortite verso 0.7730, 50 e 70.
di Matteo  Paganini, analista di Fxcm

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