Prova a recuperare terreno, seppure molto timidamente, il comparto dei metalli industriali dopo gli scivoloni delle ultime sedute in scia al rafforzamento del dollaro, nonostante la banca d’affari americana Goldman Sachs continui a rimanere bearish sul settore, giustificando la sua posizione nella debolezza della domanda cinese generata dalle limitazioni che le autorità di Pechino stanno implementando alla crescita del credito. Goldman, tuttavia, intravede uno spiraglio di luce per il secondo semestre del 2015, aspettandosi una ripresa della domanda, dai minimi attuali, trainata dalle politiche espansive cinesi.
Nel fratempo, per quanto riguarda i fondamentali, l’International Copper Study Group, registra per il mese dello scorso aprile un deficit di offerta del rame di 81.000 tonnellate contro il surplus di 4.000 tonnellate riportato a marzo. Tuttavia, per i primi quattro mesi dell’anno si riporta un surplus produttivo pari a 62.000 tonnellate, che contrasta rispetto al deficit di 436.000 tonnellate riportato negli stessi mesi dell’anno precedente.
Dal punto di vista tecnico il rame, secondo quanto affermano gli analisti di Wings Partners Sim, potrebbe tornare in prima battuta a 5.650 dollari per tonnellata andando a testare l’area di transito della media mobile a 21 giorni e successivamente in area 5.700 ovvero a ridosso del 38,2% di ritracciamento di Fibonacci. Sarà poi la violazione di questo livello a favorire ritorni verso area 5.850 prima (50% di Fibonacci e transito della media mobile a 50 giorni) e poi verso la soglia dei 6.000 dollari. Ad avvalorare la view rialzista, le chiare divergenze positive tra gli indicatori di momentum e il grafico dei prezzi.
Per sfruttare una possibile ripresa del rame a Piazza Affari sono disponibili tre Etc: l’Etfs Copper, l’Etfs Eur Daily Hedged Copper (con protezione del rischio di cambio) e l’Etfs Daily Leveraged Copper a leva doppia. Gianluigi Raimondi
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