Ecco i settori vincenti sui listini europei secondo gli analisti di Gam

a cura di Niall Gallagher, Investment Director di Gam

Negli ultimi anni, una significativa parte dei nostri commenti e delle nostre analisi sull’Europa si sono concentrati sugli squilibri macroeconomici in Europa, così come sulla funzione della reazione politica. Ora sentiamo che questo argomento è stato convincente e che è il momento di tornare agli elementi stock-specific. I temi chiave del portafoglio possono essere raggruppati come segue:

Il ciclo domestico europeo è stato positivo, in particolare nelle economie periferiche, quelle colpite più duramente dalla crisi. Abbiamo una propensione per i titoli del settore dei beni di consumo e di quello industriale, ma stiamo cercando di catturare i beneficiari dell’aumento del consumo, della spesa industriale, del calo della disoccupazione e dell’aumento della fiducia. Le azioni che possono essere raggruppate in questo tema includono Mediaset Espana, Atresmedia, DIA, BBVA, NAS, Grafton Group, Kingspan, Cairn Case, Ryanair, Adecco, Cap Gemini, Euronext e Aena.

Crescita strutturale positiva dei consumi della classe media dei mercati emergenti. Le azioni che rientrano in questo tema sono Kone, Schindler, Inditex, Lvmh, Richemont, Pernod Ricard e AB InBev. In un’ottica di più lungo termine ci aspettiamo che anche Novo Nordisk, Roche, Fresenius e Fresenius Medical Care traggano beneficio dalla riduzione della “dieta” da parte dei consumatori dei mercati emergenti, ovvero quanto i consumatori occidentali hanno fatto negli ultimi 30 anni catturando molte delle malattie della civilizzazione come, ad esempio, il diabete, l’insufficienza renale e il cancro dovuto all’eccessivo consumo di zucchero.

Transizione positiva dei consumi dal mercato fisico a quello online. I titoli preferiti in questo senso sono Zalando, Paddy Power, Inditex, Wirecard, Ingenico e Kion. Alcuni di questi sono attività svolte puramente su Internet o principalmente, come Zalando e Paddy Power, mentre alcuni stanno vedendo sempre di più rendimenti incrementali sul capitale investito guidato dall’online (Inditex), mentre altri sono fornitori di servizi nei pagamenti e nella logistica, facilitando le transazioni online (Wirecard, Ingenico, Kion).

Settore delle telecomunicazioni positivo. Questo è un insieme di posizioni relativamente nuovo nei fondi. In sostanza, i motivi per la nostra view negativa di lungo termine sul settore delle telecomunicazioni si è in gran parte verificata e, ora, pensiamo che alcuni titoli selezionati del comparto possano entrare in un circolo virtuoso di aumento dei ricavi, rientro dei costi e diminuzione degli investimenti. Questo spinge per una significativa espansione del flusso di cassa che consentirebbe sia un aumento dei dividendi sia il trasferimento di valore dal debito all’equity. Le azioni di questo tema includono KPN, Telefonica, NOS e Liberty Global.

Materie prime negative. Nei nostri fondi non siamo esposti né ai metalli né ai titoli minerari né, tantomeno, a nessuno dei titoli industriali significativamente esposti agli investimenti nel settore dei metalli e di quello minerario. Abbiamo anche una visione negativa sul settore energetico, visto che crediamo che il prezzo del petrolio potrebbe calare ancora e che le scorte petrolifere integrate, in una valutazione corretta per il rischio, non offrano un rialzo sufficiente rispetto al valore intrinseco. Di conseguenza non abbiamo alcuna esposizione a titoli energetici, dei servizi petroliferi o a qualsiasi titolo industriale con un’esposizione materiale al settore energetico.

Negativi i bancari. I guadagni delle banche avevano recuperato in misura molto superiore di quanto comunemente riconosciuto a causa di molti commentatori focalizzati sul return on equity, diminuito a causa di una leva finanziaria strutturalmente inferiore, piuttosto che sul return on asset, che è molto più vicino a livelli massimi. Crediamo anche che le banche continueranno a soffrire a causa della pressione di un margine di interesse netto negativo per via delle impostazioni di politica monetaria correnti (tassi di interesse prossimi allo zero e quantitative easing).

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