Perché gli investitori dovrebbero mantenere la calma e andare avanti

di Alessandro Aspesi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments

I persistenti problemi economici in Cina hanno causato la perdita di diversi miliardi nel solo mercato azionario britannico, ma è in momenti come questo che gli investitori non devono lasciarsi prendere dal panico, poiché ciò che conta è investire in un’ottica di lungo periodo.

Quando si investe nel mercato azionario si è ben consapevoli della presenza di taluni rischi. Tuttavia, è probabile che anche gli investitori più esperti siano stati colti di sorpresa dalla volatilità dei mercati globali che in una sola mattinata ha fatto andare in fumo 40 miliardi sternine alle 100 principali società britanniche durante i primi giorni del 2016.

Gli investitori avevano appena terminato di digerire gli avanzi delle feste natalizie quando, il 4 gennaio, hanno assistito al crollo del mercato azionario cinese che, abbinato ai continui contrasti diplomatici in Medio Oriente e al costante calo dei prezzi delle materie prime, nel giro di pochi giorni si è rapidamente diffuso nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Europa e in altre regioni. La colorazione di rosso degli schermi dei trader e la pubblicazione di notizie fosche sullo stato dell’economia globale sono state sufficienti a mettere a dura prova anche gli investitori più scaltri.

Ma questo non è il momento di lasciarsi prendere dal panico. Come sostiene il rispettato guru dell’investimento Warren Buffett: “Nel ventesimo secolo, gli Stati Uniti hanno affrontato due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi, la Depressione, una dozzina di recessioni e crisi finanziarie, shock petroliferi, un’epidemia influenzale e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow è salito da 66 a 11.497”.

Investire per il lungo termine Il caos di gennaio 2016 sui mercati azionari non è giunto del tutto inatteso. A dicembre 2015 infatti Mark Burgess, CIO EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, ha avvertito gli investitori che “ci troviamo più vicini alla prossima crisi che all’ultima” e che “il rallentamento della Cina si rivelerà insidioso”.

Il tonfo dello yuan nei confronti del dollaro, il crollo del mercato di Shanghai e la flessione dell’indice FTSE-100 al di sotto di quota 6.000 si qualificano come una sorta di crisi. Tuttavia, gli investitori a lungo termine ragionevoli come Warren Buffett non si lasciano generalmente prendere dal panico in queste fasi di volatilità. Sanno che quella che può essere avvertita come una situazione di emergenza nel breve termine potrebbe non avere la stessa importanza dopo dieci anni. Effettivamente, investire in un’ottica di lungo periodo contribuisce a smussare le fluttuazioni del mercato azionario e può rivelarsi una strategia più efficace rispetto al tentativo di anticipare il mercato.

Quest’ultimo approccio può determinare la perdita di rendimenti soddisfacenti da parte degli investitori. Se si fosse pienamente investito nell’indice statunitense S&P 500 dal 1985 al 2015, si sarebbe ottenuto un rendimento annualizzato dell’8,4%. Tuttavia, se si fossero persi i 10 giorni migliori durante questo periodo, lo stesso rendimento sarebbe allora sceso al 6,69%. Perdendo i 25 giorni migliori, il rendimento annuale medio sarebbe stato appena del 3,06%.

Investire con regolarità Una strategia “buy and hold” vi consentirà di sfruttare l’interesse composto (quando si generano utili sugli utili precedenti) per amplificare i rendimenti, ma funziona solamente se il capitale resta investito e ha tempo per produrre risultati.

Tuttavia, alcuni investitori a lungo termine investono anche in maniera regolare, aggiungendo periodicamente denaro agli investimenti al fine di sfruttare il metodo del costo medio. Questa tecnica consente di acquistare un numero maggiore di quote o azioni quando i prezzi scendono, il che produce rendimenti degli investimenti più elevati in caso di ripresa. In parole povere, in una situazione come quella attuale, in cui il valore delle società è diminuito di diversi miliardi, chi investe con regolarità sarà in grado di acquistare di più col proprio denaro.

Gestione attiva e passiva a confronto I gestori di fondi attivi hanno la capacità di creare valore nelle fasi di mercato sia rialziste che ribassiste, e soprattutto in queste ultime. Gli investitori che replicano passivamente un indice assisteranno alla flessione dei loro investimenti in linea col mercato in cui sono investiti, mentre un gestore attivo lavorerà costantemente nei periodi di volatilità per garantire che il proprio fondo generi valore.

La selezione di un gestore di fondi attivo con un comprovato track record in fatto di creazione di rendimenti reali è di fondamentale importanza per ottimizzare le opportunità degli investitori di affrontare le oscillazioni del mercato azionario e generare ricchezza nel lungo periodo. Di recente Columbia Threadneedle è stata indicata come la società i cui fondi, nel corso dell’ultimo decennio, hanno più regolarmente sovraperformato i relativi indici del mercato azionario.

Detto questo, gli investitori con una strategia d’investimento a lungo termine, ragionata e ben diversificata dovrebbero verosimilmente “mantenere la calma e andare avanti” anziché farsi prendere dal panico.

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