In base alle attuali previsioni sulla crescita della spesa online nei prossimi cinque anni, gli analisti Morningstar ritengono che gli investitori stiano sopravvalutando l’impatto dei cambiamenti normativi e competitivi su Visa e MasterCard, ancora due buone occasioni per guadagnare multipli alti, e sottostimando l’opportunità di società come Synchrony e PayPal nel guadagnare vantaggio grazie al ritorno di appetito dei commercianti nella catena di valore dei servizi finanziari.
Gli analisti hanno alzato il fair value di MasterCard da 106 a 120 dollari, in seguito alle migliori prospettive di crescita per il business dei sistemi di pagamento elettronici. Le stime su MasterCard per i prossimi cinque anni indicano un progresso dei ricavi a un tasso medio del 9% e un margine operativo attorno al 40%. Anche le previsioni di crescita per il gruppo Visa indicano un progresso del fatturato a un tasso medio dell’11% e un margine operativo in salita dall’attuale 54,1% al 57,3% nel 2020. In base a queste nuove ipotesi, il fair value del titolo è stato alzato da 71 a 104 dollari per azione.
Gli emittenti di ‘private label credit card’ giocano oggi un forte ruolo sulla forza dei commercianti e sull’appetito dei consumatori per il credito. Morningstar è infatti positivo circa le prospettive di crescita di Synchrony (fair value stimato pari a 39 dollari), il più grande emittente di ‘private label credit card’ negli Stati Uniti. E su PayPal, di cui alza il fair value da 42 a 46 dollari per azione.
American Express invece è stata lenta nel rispondere alle nuove esigenze del mercato. Nonostante un stretto e consolidato rapporto con clienti finali e commercianti, gli analisti di Morningstar hanno tagliato il fair value da 88 a 72 dollari a causa delle minacce di breve periodo che potrebbero impattare sul fatturato del gruppo americano. La maggiore e più attiva concorrenza all’interno del settore, rischia di rallentare, in questo esercizio, la crescita dei ricavi aziendali.
La capacità di reddito di emittenti di credito generalisti, come JPMorgan Chase e Bank of America, potrebbe essere messa sotto pressione. Al contrario il business di Citigroup potrebbe rivelarsi vincente.