GAM Insights Conference 2016: lo storytelling sportivo che parla di finanza alla finanza

E’ arrivato a Milano, in un tour che tocca sei città italiane, il GAM Insights Conference 2016: lo storytelling sportivo che parla di finanza alla finanza. Infatti, se mai come oggi la strategia di gara è cruciale per il successo nel campionato di Formula 1, allo stesso modo, in tema di investimenti, è importante avere ‘in squadra’ professionisti in grado di pilotare diverse soluzioni di investimento e di gestire i rischi con disciplina ed efficienza, interpretando i segni del cambiamento.

Su questo parallelismo ha puntato la conduzione di Giorgio Terruzzi, voce storica della Formula 1, scrittore e sceneggiatore teatrale, del GAM Insights Conference 2016.
“Il tempo attuale è segnato da profondi cambiamenti con conseguenze sociali, politiche, economiche globali. Il baricentro dell’economia si sta spostando da ovest ad est, metà della crescita economica mondiale è dovuta ai nuovi grandi emergenti, ampie porzioni della popolazione mondiale fuori dall’Europa e dagli USA si affrancano dalla povertà e diventano classe media, nuovi consumatori ma anche nuovi protagonisti sullo scenario della competizione globale (la Cina da cliente è diventata competitor). Cambia il modello di crescita e cambiano radicalmente i mercati finanziari. Il 2008 costituisce una cesura definitiva tra un “prima” e un “dopo”, tra un mondo centrato su Stati Uniti ed Europa e un mondo policentrico ed interconnesso, più globale e più fragile.” ha detto Riccardo Cervellin, Amministratore Delegato di GAM (Italia) SGR, aggiungendo “Come gestori e come consulenti, prima riconosciamo la mutazione epocale di cui siamo testimoni, prima saremo in grado di adottare le strategie e i comportamenti più adatti per avere successo nel nuovo ambiente (New Normal, QE …)”.

A sua volta Gianmarco Mondani , CIO – GAM Investment Management Lugano SA, analizzando le strategie alternative più adeguate ad affrontare la sfida di mercati estremamente volatili, ha sottolineato come sia scomparso il rendimento obbligazionario tradizionalmente privo di rischio: 11 paesi europei hanno obbligazioni governative a due anni con tassi negativi e l’Italia potrebbe essere il 12° molto presto. Sono saltate antiche certezze, i grandi cicli dei tassi e delle materie prime sono tra le incognite del 2016. Questa situazione cambia tutto per gli investimenti della famiglia media italiana che perde il familiare porto sicuro delle obbligazioni che nei decenni non hanno mai mancato di dare rendimento e sicurezza. Ha inoltre evidenziato come sia difficile pronosticare l’impatto che la crescita dei tassi americani avrà sui listini azionari e obbligazionari nel 2016. Secondo Mondani, quello che è possibile ragionevolmente pronosticare è che la debole crescita economica globale continuerà a tradursi in una forte distinzione tra società con crescita positiva ed utili reali superiori alle attese e quelle che deludono le attese. Questa è stata la situazione di Spagna e Italia durante la crisi e del Giappone negli anni ’90. In questo frangente i fondi long-short di GAM Lugano hanno la capacità di difendere il patrimonio e generare ritorni positivi anche durante fasi di elevata volatilità di mercato. Le strategie long/short di GAM Lugano, Gam Star (Lux) Financials Alpha ed Emerging Alpha, mirano a differenziare tra società in grado di battere le stime di consenso sugli utili (long) e quelle che invece le mancheranno (short). Con mercati azionari e obbligazionari abbastanza cari e con prospettive di apprezzamento non eccezionali, il metodo long/short basato sulle stime degli utili ha la concreta possibilità di generare rendimenti con volatilità contenuta, ciò che gli investitori spesso cercano nelle obbligazioni e che queste non possono più offrire. La necessità di investire in classi di attivo alternative è formidabile, la sfida per i portafogli dei clienti italiani nel prossimo futuro sarà quella di trovare valide soluzioni di investimento che permettano un graduale accumulo del capitale mantenendo una volatilità bassa e un approccio non direzionale.

“Il 2015 passerà alla storia come l’anno degli alti e bassi sui mercati finanziari. Ad un primo trimestre molto positivo si sono contrapposti mesi in cui abbiamo vissuto alta volatilità e crolli nei prezzi degli asset sia obbligazionari (la crescita repentina dei rendimenti governativi, ampliamento degli spread negli HY e nei Mercati Emergenti, speculazione sulla risalita dei tassi USA) che azionari (crisi Greca, Cina, Mercati Emergenti)” ha detto Massimo De Palma Head of Asset Management Institutional Mandates Italy, GAM (Italia) SGR.

Il MuSA, il fondo Multi Asset prudente di GAM gestito da Massimo De Palma, ha cercato di navigare gli alti e bassi del 2015 sfruttando tutte le leve a sua disposizione.
In agosto 2015 il fondo ha contenuto le perdite ad un -2,2%, grazie alla riduzione strutturale dell’esposizione azionaria messa in atto sin da marzo, la contestuale crescita dell’esposizione monetaria e la presenza di un 15-20% di strategie alternative che hanno difeso il portafoglio (-0.6% vs -2% dell’indice dei fondi Hedge). Questa tendenza difensiva è confermata anche da altre fasi storiche di elevata volatilità, come la crisi Lehman 2008, la crisi Greca e dell’area Euro 2010-2012, il tapering nel 2013.

La componente alternativa del portafoglio non è solo una fonte di stabilizzazione di performance e di rischio ma rappresenta anche un modo efficiente per affrontare il problema del basso rendimento dei bond. Le strategie alternative sono un tratto distintivo di GAM che ritroviamo anche in questo fondo. Insomma, abbiamo cercato di offrire alla nostra clientela il rendimento che fino a qualche anno fa veniva garantito dalle obbligazioni governative italiane.

Il 2016 sarà un anno da navigare nel segno della prudenza. All’interno delle asset class tradizionali si troverà valore nelle azioni, in particolare europee e giapponesi e, in modo selettivo, nel credito. Il focus sarà anche sulle asset class Alternative, con strategie decorrelate con le principali asset class, al fine di poter affrontare mercati difficili e altalenanti con un occhio al contenimento della volatilità.

Il MuSA per la sua performance storica ha dimostrato di essere Stabile, Sostenibile nelle diverse fonti di rendimento e Semplice nella costruzione: contiene il rischio e ha l’obiettivo di incrementare con gradualità il capitale dell’investitore.

Armando Massarenti, Direttore dell’inserto culturale “La Domenica” del Sole 24 Ore ha formulato un ragionamento sulle decisioni di breve e di lungo periodo, dimostrando come gli investitori possano allungare l’orizzonte dei loro investimenti attraverso l’apprendimento. Massarenti cita come esempio il testo della canzone di De Gregori La leva calcistica del ‘68. Il senso della canzone era che una singola azione riuscita, in quel caso un calcio di rigore, un singolo successo, non è sufficiente a rivelare le reali qualità di chi lo compie. Si può agire per puro caso, come capita che uno che non ha mai toccato un pallone in vita sua, messo davanti a una porta, tiri e segni. La proverbiale “fortuna del principiante” è appunto fortuna che, al contrario della virtù, non è destinata a durare. Accade lo stesso negli investimenti dove gli investitori che diffidano della consulenza provano a “fare da se” e magari nel breve termine hanno anche successo. Ma il difficile è conservare i successi nel più lungo periodo, nelle fasi anche pesantemente negative. In questo caso la “virtù del calciatore” della canzone coincide con il lungo termine e la disciplina nelle scelte di investimento. Massarenti ha anche parlato degli incentivi più efficaci per indurre a comportamenti virtuosi come il minor consumo di energia e, citando esperimenti di psicologi, dimostra come l’incentivo più efficace sia l’imitazione del comportamento della maggioranza. Ma se l’imitazione del comportamento degli altri è il più delle volte positiva per il conseguimento di un vantaggio collettivo, si rivela insidiosa nel caso degli investimenti “in modo non dissimile” precisa il giornalista “ si creano le bolle finanziarie a furia di imitare nell’immediato il comportamento degli altri investitori”.

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