Russia e Opec riaccendono il petrolio

Il petrolio torna a infiammarsi in scia alla possibilità che l’Opec possa annunciare una serie di tagli alla produzione nel meeting in programma il prossimo febbraio e che la Russia si è detta aperta a una possibile cooperazione con i Paesi del Cartello nel tentativo di contenere il surplus globale, stimato dall’Arabia Saudita in circa circa due milioni di barili di greggio in più al giorno rispetto al fabbisogno mondiale. Nel dettaglio, stando alle dichiarazioni del ministro russo dell’energia Alexander Novak riportate da Bloomberg, il taglio oggetto di discussione si aggirerebbe intorno al 5 per cento.

I rumors hanno riportato il Wti al di sopra dei 34 dollari per barile e il Brent al di sopra dei 35 dollari facedndo segnare i livelli più alti delle ultime tre settimane. Dal punto di vista tecnico, in particolare, per il Wti al rialzo i prossimi obiettivi sono individuabili in zona 36 dollari prima e a quota 38,25 successivamente. Attenzione però: è essenziale posizionare uno stop loss a quota 32.

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Wti

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