India e Cina trainano i listini degli Emergenti

A cura di Tim Love, direttore investimenti di Gam
Stiamo vivendo un’anomalia del ciclo economico laddove i mercati non hanno ancora reagito positivamente al rialzo dei tassi d’interesse da parte della FED. Siamo però ancora convinti che il momento sia favorevole per investire sui listini degli Emergenti e per costruire un portafoglio molto promettente in vista di un futuro rally.
Le svalutazioni delle divise dei mercati Emergenti stanno creando problemi seri insieme all’appiattimento della curva dei rendimenti americani che alimenta il richiamo esercitato dal dollaro. Quello che si è venuto a creare è un circolo vizioso in cui le materie prime rimangono sul fronte sbagliato del dollaro. Una flessione nel sentiment del mercato azionario ha messo ancora più sotto pressione gli asset rischiosi e, in particolar modo, quelli dei Mercati Emergenti.
In questo contesto si possono ricercare opportunità non correlate al tema della crescita, come ad esempio in Paesi come Vietnam, Argentina, Romania e Pakistan. Ci sono opportunità anche su alcuni titoli ciclici in India, in cui abbiamo fiducia sul programma di riforme. Il Paese è leggermente più volatile e sovra-comprato di quanto ci piacerebbe, quindi più vulnerabile nel caso di un cambiamento di opinione che inquadri l’India come un mercato più rischioso.
Tuttavia, dal nostro punto di vista, l’India continuerà a brillare dato il ruolo non correlato alla crescita. Molti titoli stanno trattando a livelli di crescita molto attraenti e con multipli di prezzo ragionevoli. E, fattore importante, sono tutti al centro del processo di riforme del Paese. Siamo positivi anche nei confronti della Cina, soprattutto per le azioni di classe H, area in cui le valutazioni sono a livelli simili a quelli registrati l’ultima volta durante la crisi finanziaria, e laddove alcuni settori risultano molto interessanti.
Al momento vediamo problematicità sul mercato brasiliano e siamo poco positivi nei confronti della Corea del Sud, in cui la svalutazione dello yen ha impattato negativamente, a causa del maggior livello di concorrenza proveniente dal Giappone.
Dal punto di vista dei settori, siamo poco positivi sui I beni di consumo, le telecomunicazioni e le utility mente ci piacciono maggiormente i settori dei beni voluttuari e degli energetici.
Infine, il ruolo della liquidità sta acquisendo sempre più importanza in particolar modo quando scarseggia sul mercato. Stiamo mantenendo un livello di liquidità più alto del normale in portafoglio, cosa che ci permette di poter liquidare il 95% del portafoglio in soli due giorni lavorativi.

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